Una lettera anonima, recapitata a un’attività commerciale di Roccapiemonte, potrebbe fornire nuovi indizi agli inquirenti, che da circa tre settimane proseguono senza sosta le indagini per risalire ai responsabili dell’attentato dinamitardo perpetrato ai danni del Municipio di Castel San Giorgio.
La busta
Ieri mattina, aprendo una busta tra la corrispondenza quotidiana – bollette, materiale pubblicitario e altre missive – il titolare di un’attività commerciale di Roccapiemonte ha fatto un’amara scoperta. All’interno di una delle buste si celava infatti una brutta sorpresa: un messaggio inquietante e molto esplicito (che sintetizzato è «ti facciamo fare la stessa fine del Municipio»), accompagnato dalla foto del portone del Comune di Castel San Giorgio avvolto dalle fiamme dopo l’esplosione del 10 marzo scorso. In un primo momento, il commerciante ha stentato a credere ai propri occhi e ha avuto difficoltà a collegare quella fotocopia – un’immagine ormai divenuta di dominio pubblico grazie a social e giornali – agli eventi di Castel San Giorgio e alla minaccia implicita. Tuttavia, una volta compreso il significato della lettera, ha denunciato l’accaduto ai carabinieri, consegnando loro la missiva.
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