Skip to content

Eboli, runner aggredito da un molosso

Segnalati ai vigili tre animali pericolosi a Corno d’Oro tra un parcheggio e un bar
Eboli, runner aggredito da un molosso

Fobia dei cani di grossa taglia. Si rincorrono i racconti. La tragedia di Campolongo di Eboli ha portato alla ribalta diversi aneddoti con persone ferite da pitbull e altri molossi. In ospedale è finito due mesi fa, Renato L.C., figlio di un ex funzionario comunale. Il giovane era a Serracapilli, a sud degli impianti sportivi. Correva per strada, abitudine di molti ebolitani: «All’incrocio con la fabbrica di pomodori – racconta – è spuntato un pitbull bianco. Mi ha morso al ventre. Il cane è spuntato da un terreno senza casa. Ed era senza guinzaglio né museruola». Renato è ritornato alla macchina e ha raggiunto l’ospedale di Eboli dove è stato medicato. «Porto ancora i segni di quel morso. La paura è ancora viva. A piedi o in bici, ci sono zone di Eboli dove i cani di grossa taglia girano liberi per colpa di padroni irresponsabili».

Lunedì pomeriggio, dopo la tragedia di Francesco Pio, Vito Ciccarone, volontario ebolitano, aveva invitato il sindaco ad aumentare i controlli in centro: «Troppi cani di grossa taglia camminano senza guinzaglio. Nessuno ha la museruola. Il sindaco faccia un’ordinanza». Ieri mattina Mario Conte e Antonio Corsetto (sindaco e assessore alla sicurezza) hanno risposto all’invito: «L’ordinanza non è necessaria, c’è una legge nazionale che impone ai padroni di cani di grossa taglia di tenerli in aree pubbliche con il guinzaglio e la museruola». Il problema sono i controlli. E le multe ai proprietari che spesso sono pregiudicati, bulli e spavaldi. Di fatto, al comune di Eboli, non c’è memoria di una multa al proprietario di un molosso perché in giro senza guinzaglio o senza museruola.

Leggi anche