Evasione fiscale, la guardia di finanza sequestra beni per 43 milioni di euro al gruppo di società riconducibili a Giovanni Attanasio. Il provvedimento è stato emesso dal Tribunale di Salerno, sezione Riesame, riformando così l’iniziale provvedimento con rigetto parziale emesso dal gip il 4 dicembre 2023, nel corso del quale erano stati sottoposti sigilli a beni per 34milioni di euro. Le due operazioni hanno portato al sequestro preventivo per un valore di 77 milioni di euro. Le indagini hanno riguardato 9 società e 23 persone fisiche, nei confronti dei quali sono ipotizzati, a vario titolo, i reati tributari di dichiarazione infedele ai fini delle imposte sui redditi ed Iva, omessa dichiarazione, omesso versamento delle ritenute e dell’imposta sul valore aggiunto
Le indagini dei baschi verdi
Le attività investigative, condotte congiuntamente dal Nucleo di Polizia economico-finanziaria di Salerno e dalla Compagnia di Battipaglia, sotto il coordinamento della Procura, hanno riguardato gli amministratori di diritto e di fatto di un gruppo di società riconducibile a Giovanni Attanasio. Gli approfondimenti investigativi indirizzati sul Gruppo Attanasio, la cui società madre è costituita dalla “Natana.Doc S.p.a.”, operante principalmente nei servizi di pulizia, facchinaggio e logistica, avrebbero evidenziato il giovamento tratto dall’imprenditore nella costituzione di una serie di cooperative, tutte a lui riconducibili, utilizzate per riversare principalmente gli obblighi fiscali, di fatto mai adempiuti, per un periodo decorrente dal 2014 al 2020. Secondo l’ipotesi accusatoria, allo stato confermata dal Giudice per le Indagini Preliminari e in attesa di giudizio definitivo, sarebbe stata omessa la presentazione di plurime dichiarazioni fiscali obbligatorie, con riferimento a diversi anni d’imposta, e il versamento di imposte da parte delle società oggetto d’indagini.