IL FOCUS
Giovanni Lombardi: «Con Gravina il calcio tornerà pulito»
L’imprenditore salernitano racconta la sua passione: «Gli investitori importanti sono scoraggiati ma si può migliorare»
Un calcio italiano tutto nuovo ma che si porta dietro vecchi problemi. Dopo il record di punti di penalizzazione comminati in serie C nella passata stagione, già saltano le prime iscrizioni. Restano fuori il Palermo in serie B, Albissola, Siracusa e Lucchese in serie C, mentre Arzachena e Foggia hanno le ore contate e attendono solo l’ufficialità della mancata iscrizione che arriverà a inizio luglio ma che appare inevitabile. Una situazione che non migliora, da anni. Ma c’è l’altra faccia della medaglia, di chi il calcio italiano l’ha vissuto da protagonista, in qualità di presidente e di consigliere di Lega: l’imprenditore Giovanni Lombardi. Da presidente e poi da consigliere di Lega, legato da rapporti di amicizia e di stima con l’attuale presidente della Federcalcio, Gabriele Gravina, e il numero uno della Lega Pro e consigliere federale Francesco Ghirelli, aveva spinto affinché le società della stessa regione, in particolare della Campania, tornassero tutte nello stesso girone, in modo da riportare i derby gloriosi che mancavano da decenni, cosa poi avvenuta, cancellando la poco affascinante divisione verticale. Oggi l’imprenditore di origine salernitana guarda così al calcio che perde blasone e credibilità: «Imprenditori importanti sono scoraggiati dalla presenza di pseudo presidenti che utilizzano il calcio per altri fini. Confido però nell’operazione di pulizia del duo Gravina-Ghirelli, che darà i suoi frutti nei prossimi anni. Per ora ci trasciniamo casi emblematici come quello del Palermo, che dimostra come spesso siamo in presenza di soggetti del tutto inaffidabili». La passione per il calcio campano ha portato Lombardi a fare le fortune di due club che ha guidato nel ruolo di presidente o in qualità di socio: la Casertana, che ha riportato in serie C1 con doppia promozione in due anni dopo stagioni deludenti anche tra i dilettanti, e il Benevento con l’esperienza al fianco di Vigorito sempre con la doppia promozione che ha consentito ai sanniti di ottenere lo storico pass per la serie A. Lombardi ha sempre e solo avuto ruoli sportivi per la sua capacità di individuare giovani talenti tra i quali Insigne, D’Ambrosio, Idda, Mancosu, Cragno, Falco, Ciciretti, Bonifazi e Ceravolo. Poi le voci, quelle mai smentite da parte dello stesso Giovanni Lombardi, che lo volevano vicino all’Avellino. «Con Taccone abbiamo parlato, ma non abbiamo raggiunto l’accordo». L’imprenditore spiega: «Mia madre è di origini irpine, è nata a Cervinara, mi auguro che l’Avellino possa presto ritornare in serie B». Il presidente Giovanni Lombardi è uno dei massimi esperti europei nel settore della dialisi, oltre ad essere stato uno dei fondatori di un gruppo che è il secondo operatore nazionale e terzo nel settore europeo. Diversi anni fa Lombardi era stato vicino alla Salernitana, chiamato da Vincenzo De Luca al capezzale della società granata fallita che poi ripartì dalla serie D. All’epoca l’attuale Governatore ricopriva la carica di sindaco di Salerno ma poi, per ragioni politiche, affidò il club nella mani di Claudio Lotito, oggi tra i presidenti meno amati della storia dai tifosi granata. Giovanni Lombardi, però, l’idea granata non l’ha accantonata, anche se non lo afferma apertamente: «La Salernitana ha una storia gloriosa alle spalle, l’entusiasmo delle persone nell’anno del centenario non dovrebbe essere disperso, ma non si può accettare che in una piazza come Salerno ci siano campionati sempre al di sotto della media». «Quest’anno - sottolinea - la salvezza è arrivata ai rigori dopo una stagione di delusioni e sofferenze, mi auguro che non sia più così. La Campania è una regione che ha una grande tradizione calcistica, eppure solo il Napoli è sempre in serie A, gli altri quando ci arrivano restano poco tempo. Di sicuro la società granata ha perso una grandissima occasione quando aveva in squadra Coda e Donnarumma, e stava prendendo Mancosu a parametro zero e Scognamiglio. Con quei quattro assi in rosa, di certo, avrebbe lottato per la promozione in A». Giovanni Lombardi è molto amato anche dai tifosi della Juve Stabia, da sempre legato al presidente Franco Manniello da grande amicizia e stima reciproca: «Castellammare di Stabia è una piazza che in serie B ci può stare tranquillamente e anche levandosi delle importanti soddisfazioni», dice con un sorriso che dimostra l’affetto che nutre per le Vespe. Eppure, la sensazione è che ben presto Giovanni Lombardi potrebbe ritornare in sella, per essere presidente in una nuova sfida che lo vedrà protagonista. Questione di attesa.