IL PUNTO
Che bello il Mozzarella Stadium. Ignorata la più sana plusvalenza
Che bello arrivare con le navette al “Mozzarella Stadium” in riva al mare nella città di Arechi, stuzzicare la conoscenza visitando una mostra sull’Hippocratica Civitas Salernitana e assecondare l’appetito con le tipicità del territorio. E quanto è apprezzato trascorrere il pre-gara in sale per la lettura o aperte alle esperienze digitali, sorseggiare bibite al bar o sedersi ai vari ristoranti, camminare negli shop e per i più piccoli partecipare ad attività di animazione. Ed al fischio finale avere la possibilità di continuare a restare allo stadio per andare al cinema, partecipare ad attività in palestra oppure culturali o ad una festa.
Peccato, invece, che come ieri per Salernitana-Inter chi arrivi in auto all’Arechi nel rispetto degli orari previsti dall’ordinanza del sindaco rischi la collisione con le vetture contromano perché quanti preposti ai controlli siano assenti per ritardo o impegnati in conversazioni al cellulare. Peccato, ancora, come si incontrino vere e proprie pattuglie di parcheggiatori abusivi che pur di eludere i controlli delle forze dell’ordine oramai si presentano in sella a bici da cross e tuta sportiva.
E che dire dell’attesa all’esterno dei tornelli di decine di persone mentre gli stessi steward al di là della recinzione aspettano anche loro l’ok per l’apertura dei varchi? Con l’umano disappunto del mancato pranzo da parte dei tifosi per evitare la ressa e accedere allo stadio, che anche ieri non è divenuta rissa solo per la vittoria del buon senso. E, senza peccato, tralasciamo il frustrante ritorno a casa tra ingorghi e rischi di sinistri. Invece il Principe degli Stadi merita di diventare “Re” per gli sportivi di ogni fede - ieri in tanti ne sono giunti finanche da Calabria, Puglia, Basilicata, Sicilia oltre che da Polonia, Messico e Senegal per incitare i loro connazionali che giocano con la maglia della Salernitana - e per lo stesso territorio che se ne gioverebbe in termini sia occupazionali che di fatturato. Invece da 30 anni si continua a voler gestire l’Arechi - con convenzioni al club e appalti esterni per i servizi, rifiutando cessione, utilizzo reale con tanto di sponsorizzazione come quella maccheronica da noi indicata “Mozzarella Stadium” - facendo perdere anche alle casse comunali introiti utili a garantire a tutti la pratica dello sport ora in vetusti o degradati spazi.
Ben venga, quindi, la convenzione per la gestione dello stadio Arechi che il 17 il Comune di Salerno e la Salernitana sottoscriveranno. Ma la partita per lo stadio da “Re” è tutta da giocare e vincere. A quando benvenuti al nuovo Arechi e magari alla diretta mondiale con “clamoroso al Mozzarella Stadium di Salerno” ?.