L'INTERVISTA
Basile: «Impianti sportivi sicuri. Solo così si può ripartire»
Il commissario dell’Universiade campana: «Sarà un anno difficilissimo»
Istituzioni e federazioni insieme per promuovere la ripartenza dello sport in regione. Se la Campania nel 2019 ha affrontato e vinto una vera e propria sfida, e cioè ospitare una manifestazione sportiva internazionale come l’Universiade, adesso, ai tempi del Covid-19, il mondo sportivo si è rimesso a lavoro. Far tornare lo sport alla normalità, senza rendere vani sforzi colossali e senza dimenticare i risultanti raggiunti la scorsa estate con l’evento che ebbe in Gianluca Basile il commissario straordinario, vertice operativo del comitato organizzatore. «Anche se ho lasciato l’incarico da commissario, mi fa piacere sapere che la Campania abbia riconsiderato la necessità di stare vicino al mondo sportivo», racconta analizzando il delicato momento che sta vivendo lo sport a livello regionale.
A cosa si è lavorato immediatamente dopo l’Universiade?
Principalmente alla parte amministrativa e soprattutto alla riconsegna agli enti locali degli impianti sportivi su cui eravamo intervenuti. Abbiamo fatto interventi importanti, dallo stadio San Paolo alla Mostra d’Oltremare di Napoli, all’Arechi così come all’Università degli Studi di Salerno, oltre che altri su impianti storici sparsi su tutto il territorio regionale.
Qual è il futuro di questi impianti?
La Regione ha investito tanti soldi per la loro riqualificazione, con interventi di altissimo livello anche in zone con tantissime difficoltà. Siamo riusciti a fare una manifestazione di livello internazionale. E subito dopo l’Universiade si rifletteva su che tipo di gestione questi impianti potessero avere. Purtroppo, è stato ben presto rilevato che molti enti locali non avevano la forza economica ed organizzativa per tenere la manutenzione degli impianti.
Olga Sammauro
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