LO STADIO

Arechi, ora è sprint per l’inizio dei lavori

Si cercherà di sfruttare la sosta dei Mondiali per portare a compimento i tanti interventi

Sprint per l’assegnazione dei lavori all’Arechi. Saranno la Costruzioni Meridionali Srl di Napoli e la Zera Srl di Pozzuoli a contendersi la vittoria del bando per gli interventi di pubblica sicurezza inerenti lo stadio con il nome da principe, per il quale sono stati stanziati un milione e trecento mila euro dalla Regione Campania arrivati al Comune di Salerno dai risparmi delle Universiadi del 2019 ed inizialmente destinati alla riqualificazione dell’ex Base Nato di Bagnoli. Sono queste le due ditte, tra le dieci che hanno preso parte alla gara, ad essere arrivate all’ultimo atto prima dello start ai lavori, che dovrebbero partite nei prossimi giorni, con la possibilità di sfruttare la lunga sosta per i Mondiali e ottemperare a una serie di richieste in termini di tutela dell’ordine pubblico espressamente consigliate da Questura e Prefettura.

Nell’attesa è stata pubblicata nelle scorse ore una relazione descrittiva di tutti gli interventi che dovranno essere messi in atto in attesa che si proceda anche per quanto riguarda i 35 milioni di euro per un restyling generale che possa rendere l’Arechi uno stadio “internazionale” (nelle scorse ore la Figc ha presentato la sua candidatura a Euro 2032, con lo stadio con il nome da principe inserito tra quelli di “riserva”). Si parte dall’annoso problema della Curva Nord, la cui parte superiore è chiusa da tempo, e che per la riapertura totale necessita dell’installazione di tre coppie di tornelli, per un totale di 230mila euro. Tra Tribuna e Curva Nord, invece, saranno necessari 20mila euro per la realizzazione di un sistema di smaltimento delle acque piovane, mentre la manutenzione dei servizi igienici di tutto l’impianto costerà 130mila euro.

La spesa complessiva dell’esecuzione degli interventi di edilizia si assesterà così sui 380mila euro, il resto della somma a disposizione riguarderà altri aspetti da migliorare per garantire requisiti di sicurezza e ordine pubblico. In programma, infatti, l’implementazione del sistema di videosorveglianza con l’installazione di ulteriori videocamere a elevata risoluzione per un completo monitoraggio di tutti i settori e conseguente adeguamento dell’impianto elettrico, per la cifra di 35mila euro, 40mila euro saranno invece utilizzati per provare a risolvere i disservizi e metter fine alle lunghe code d’accesso ai diversi settori dell’Arechi, con l’installazione dei nuovi lettori ottici dei tornelli (ben 36), che possano così validare anche i biglietti in formato digitale oltre a quello cartaceo. L’implementazione dei corpi illuminanti della Curva Sud costerà 28mila euro, mentre il ripristino dei gruppi statici di continuità a servizio delle torri faro richiederanno l’esborso di 55mila euro.

Anche le forniture rappresenteranno una importante chiamata alla voce spese, 210mila euro saranno impiegati per l’acquisto dei nuovi lettori ottici dei tornelli, 38mila euro saranno investiti per l’acquisto della recinzione mobile che separerà i Distinti dalla Curva Nord (altro aspetto imprescindibile per ipotizzare la riapertura totale del settore), telecamere, accessori, hardware e software costeranno 170mila euro, 25mila euro circa il costo degli oneri di sicurezza, altri 267mila euro circa sono stati “scorporati” perché destinati all’acquisto e all’installazione di ulteriori telecamere ad elevata risoluzione (la progettazione è ancora in capo al Servizio Sistemi Informativi). Dalla consegna dei lavori ci vorranno 4 mesi per l’adeguamento dei tornelli e per la riqualificazione edile, mentre 2 mesi sono previsti per l’adeguamento del sistema di videosorveglianza, considerando il collaudo delle opere a interventi ultimati, la tempistica indicata dal Comune per la consegna di un Arechi messo a posto sotto l’aspetto della sicurezza e dell’ordine pubblico è stimata in cinque mesi.

Difficile insomma, vedere la Curva Nord, che dopo l'installazione dei 6 nuovi tornelli garantirà 4600 posti a sedere in aggiunta ai 2mila già disponibili nella parte inferiore, totalmente riaperta nel breve periodo. Anche perché dalla relazione emergono ancora una volta aspetti particolarmente complessi, che richiedono una completa rivisitazione della viabilità, dal punto di vista strutturale prima ancora che in termini di piano traffico, che possa garantire percorsi separati tra le due tifoserie, che dovranno essere separate anche all'interno dei settori dell'impianto di via Allende.

Stefano Masucci