La Salernitana crollata a Benevento per ora ritorna nell’anonimato di un campionato di Serie C dove comanda il Catania e con il Benevento ad incalzare a due lunghezze meno dei siciliani ed una in più dei granata. Numeri che stanno ad indicare come Donnarumma e compagni abbiano rallentato il passo nelle ultime settimane. Finendo inevitabilmente per retrocedere in graduatoria.
Ieri purtroppo i calciatori dell’ippocampo hanno mortificato oltre alla loro professionalità anche il calore di una tifoseria che anche a Benevento ha incitato la squadra del cuore pur quando il risultato finale era da tempo deciso. Di certo la squadra ha bisogno di essere rafforzata – bene il colpo del ds Faggiano che dal Rimini “cancellato” dalla C ha tesserato Longobardi oggi in arrivo a Salerno – se effettivamente deve competere per la promozione in B.
Ma non è sbagliato valutare pure l’operato dell’allenatore Raffaele che fin qui ha saputo evidentemente nascondere le difficoltà. Di certo ieri al cospetto di una diretta concorrente per la corsa alla cadetteria è venuto meno l’equilibrio tecnico. Sarebbe sbagliato non tenere conto di quanto fatto da questa Salernitana dall’inizio del campionato e che non è poco poiché l’ippocampo rimane nei quartieri alti della classifica. Insomma è il giusto tempo, dopo una sonante sconfitta, per riflettere e agire senza colpi di testa. Ma il club si convinca che servono altri innesti nella rosa per tornare in quota non a parole.

