La vittoria in extremis ad Altamura ed il primo posto sono significativi della voglia di vincere di questa Salernitana che con due rigori ha ribaltato il vantaggio dei pugliesi. Festa in campo e sugli spalti dove in oltre mille hanno incitato senza sosta la squadra del cuore.

Consistente comunque la sofferenza, per poi a ragione gioire guadagnando tre punti e primato solitario con una lunghezza di vantaggio sul Benevento, due rispetto al Catania e ben quattro nei riguardi del Cosenza. Ma in Puglia questa Salernitana ha dimostrato che il blasone in Serie C non fa punti. Così la vittoria granata vale più di quanto appaia.

Considerando, pure, le non poche difficoltà che Inglese e compagni hanno palesato non più solo nella fase difensiva – in verità per l’ennesima volta durante questa stagione – nel corso della gara contro un avversario tecnicamente inferiore.

Insomma le difficoltà per la formazione di mister Raffaele emergono e non possono essere tenute nascoste. Per questo occorre trovare soluzioni idonee a superare gli ostacoli lungo la strada che porta verso l’uscita dall’inferno sportivo di questa Sere C.

Far finta di nulla potrebbe minare il cammino della Salernitana che, in ogni componente, ha il dovere non solo morale di fare-dare il massimo. Leggasi che i possibili correttivi non debbono apparire come una bocciatura ma il rafforzamento di una squadra che da Altamura deve trarre i giusti insegnamenti per non perdere più la retta via.
Saper vincere anche con non poche difficoltà è da gruppo forte, ma potrebbe non sempre bastare. Quindi sotto a chi tocca provvedere sia dentro che fuori dal terreno di gioco e piedi per terra pur godendo per la vittoria ad Altamura che consegna alla Salernitana il titolo di capolista.