Questa mattina è giunta la pronuncia del Consiglio di Stato, massimo organo di giustizia amministrativa in Italia, che ha depositato l’ordinanza relativa all’appello cautelare presentato dal Centro di Coordinamento Salernitana Clubs (CCSC). L’oggetto del ricorso era il divieto di trasferta per i tifosi granata sino al 1° dicembre, imposto dal Ministro dell’Interno a seguito degli incidenti avvenuti dopo Salernitana-Sampdoria.
Motivazioni legate alla sicurezza pubblica
Il Consiglio di Stato ha respinto l’appello, ritenendo prevalente l’interesse della pubblica sicurezza rispetto a quello della partecipazione dei tifosi alle competizioni sportive. La decisione è stata definita dal CCSC come “laconica” e “stereotipata”, perché non avrebbe affrontato nel merito le critiche all’ordinanza del TAR e alla legittimità del Decreto Piantedosi.
La reazione del CCSC
Attraverso il proprio direttivo e con il supporto degli avvocati Oreste Agosto, Carlo Balbiani e Massimo Falci, il CCSC ha espresso forte disappunto per l’esito dell’appello.
Secondo il coordinamento, la misura risulta sproporzionata rispetto ad altri episodi di violenza calcistica in Italia, ben più gravi rispetto a quanto registrato a Salerno.
Una tifoseria civile penalizzata
Il CCSC sottolinea come questa decisione non renda giustizia alla maggioranza della tifoseria salernitana, da sempre civile e corretta, che oggi paga per il comportamento di una minoranza coinvolta negli scontri del 22 giugno scorso.