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Salernitana, don Peppino Soglia entra nella Wall of Fame dello stadio Vestuti

“Per aver accompagnato per cinque anni la Bersagliera come presidente appassionato e sempre fiero"
Salernitana, don Peppino Soglia entra nella Wall of Fame dello stadio Vestuti

Per aver accompagnato per cinque anni la Bersagliera come presidente appassionato e sempre fiero della sua salernitanità”. Con questa dedica incisa su una targa, Don Peppino Soglia, storico presidente della Salernitana, è stato ufficialmente inserito nella Wall of Fame dello stadio Vestuti. La cerimonia si è tenuta questa mattina, in un clima di grande emozione e profondo senso di appartenenza.

L’iniziativa, fortemente voluta dall’associazione Macte Animo 1919 e curata da Umberto Adinolfi, ha reso omaggio a una figura simbolo per i tifosi granata, ricordata per la passione, il cuore e l’impegno che ha saputo trasmettere negli anni alla guida della società.


Una cerimonia carica di ricordi ed emozioni

A scoprire la targa, posizionata accanto a quella dedicata ad Agostino Di Bartolomei, capitano della storica promozione in Serie B del 1990, è stato Gerardo Soglia, figlio di Don Peppino. Un momento toccante, impreziosito da un autentico cimelio del calcio: la storica maglia di Ciro Ferrara, utilizzata per coprire l’insegna prima dello svelamento.

“Sono emozionato – ha dichiarato Gerardo Soglia – non mettevo piede in questo stadio dal 3 giugno 1990, dalla promozione in Serie B. Mio padre era prima tifoso che presidente: ha sempre messo il cuore e la passione, ciò che oggi spesso manca. Se ha commesso errori, è perché ha ragionato più da tifoso che da dirigente”.


Tra le presenze istituzionali anche Avella e Avallone

A rendere omaggio alla memoria di Don Peppino anche Rino Avella, presidente della Commissione Sport del Comune di Salerno, e Salvatore Avallone, team manager della Salernitana, che ha sottolineato il valore simbolico della giornata:

“Ricordiamo un pezzo importante della nostra storia. Don Peppino Soglia è una delle figure alle quali questa società è legata in maniera indissolubile. Ad averne di presidenti così, soprattutto se si guarda alla direzione in cui sta andando il calcio oggi”.

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