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Può partire la festa, il Napoli è campione d’Italia

Gli azzurri di Conte battono il Cagliari e si cuciono addosso il quarto scudetto
Può partire la festa, il Napoli è campione d’Italia

Il Napoli è campione d’Italia per la quarta volta. La squadra di Conte (in tribuna per squalifica) non tradisce il Maradona, supera il Cagliari 2-0 grazie al gol spettacolare in mezza rovesciata di McTominay e a quello ad inizio ripresa di Lukaku e chiude la 38esima e ultima giornata del campionato di Serie A con 82 punti, a +1 sull’Inter di Inzaghi, vittoriosa a Como con tanti rimpianti.

Il Napoli attacca fin dai primi minuti il Cagliari con Conte che sceglie la formazione tipo, anche se con l’assenza di Lobotka. Al suo posto in mediana c’è Gilmour insieme ad Anguissà, con Politano e McTominay larghi. In difesa, davanti a Meret, ancora assente Buongiorno, c’è Olivera in coppia con Rrahmani, con Di Lorenzo e Spinazzola sulle corsie. In attacco il tandem composto da Lukaku e Raspadori.

Dall’altra parte Nicola, senza Caprile, Gaetano e Luvumbo, sceglie tra i pali Sherri, con Mina, Luperto e Zappa a comporre il trio difensivo. Sugli esterni Zortea sulla destra e Augello a sinistra. In mezzo al campo Deiola, Makoumbou e Adopo, mentre davanti Piccoli, supportato da Viola.

Al 5′ subito il primo squillo del Napoli con un diagonale improvviso e velenoso di Raspadori dopo una corta respinta di Adopo sugli sviluppi di un corner, con il pallone che sfiora il palo alla sinistra di Sherri. Al 7′ Raspadori serve al centro Anguissà che non arriva per pochi centimetri alla deviazione di testa. Il Cagliari risponde all’8′ con Deiola che si coordina per l’incornata ma c’è l’anticipo decisivo di McTominay. Al 10′ ripartenza dopo un corner del Cagliari, con Spinazzola che parte e serve Gilmour che viene chiuso dall’uscita di Sherri, poi arriva Politano per il tap-in ma calcia alto.

La pressione della squadra di Conte è incessante e al 12′ Anguissà trova Di Lorenzo che serve Lukaku, ma Sherri interviene e devia in angolo. Al 15′ Politano punta Augello e crossa al centro per Rrahmani che controlla e batte a rete trovando l’ottima respinta in tuffo di Sherri. Intanto l’Inter passa in vantaggio sul Como e scavalca il Napoli, con i mormorii del Maradona.


La squadra azzurra non si scompone e al 25′ Lukaku prende bene posizione dentro l’area e colpisce a botta sicura, ma l’intervento in scivolata di Mina è decisivo a salvare i sardi. Al 39′ Sherri non esce bene e Spinazzola calcia al volo trovando la respinta del portiere rossoblù.

Il gol è nell’aria e arriva al 42′: cross dalla destra da parte di Politano per McTominay che in mezza rovesciata batte l’incolpevole Sherri e il Maradona esplode di gioia. Napoli avanti 1-0 e di nuovo a +1 sull’Inter.

Il Napoli inizia il secondo tempo subito in pressione in cerca del raddoppio e al 51′ lo trova. Azione di forza in ripartenza da parte di Lukaku che controlla un lancio lungo di Rrahmani, vince il duello fisico con Mina ed arriva davanti a Sherri, dove infila il pallone nell’angolino basso per il 2-0. La squadra di Conte ora è più tranquilla, controlla la gara e cerca il terzo gol.

Il tecnico salentino inserisce Neres per Politano per sfruttare gli spazi. Al 63′ altro duello fisico vinto da Lukaku contro Mina, con il belga che serve centralmente Neres che tutto solo si fa respingere il tiro da Sherri. Al 65′ altra grande occasione per il Napoli, vanificata solo dalla posizione di fuorigioco di Lukaku che aveva mandato al lato di testa il cross di Neres. Il brasiliano è indiavolato e al 79′ parte in velocità, ma poi il suo tiro dall’interno dell’area viene respinto dal muro del Cagliari.

Nel finale Piccoli spaventa Meret ma il portiere azzurro si fa trovare pronto, bloccando a terra un tiro insidioso sul primo palo. Il Cagliari tenta il tutto per tutto nei minuti conclusivi, ma la difesa del Napoli regge con ordine e grinta.

Al triplice fischio dell’arbitro, può esplodere la festa azzurra: il Napoli è ufficialmente campione d’Italia per la quarta volta nella sua storia. Lacrime, abbracci, cori e una città intera in delirio per un traguardo che arriva dopo una stagione combattuta fino all’ultimo secondo.

Antonio Conte, pur costretto in tribuna, è protagonista di questo trionfo costruito con determinazione, solidità e carattere. Tra i protagonisti, McTominay e Lukaku, decisivi nella partita più importante, e una squadra che ha saputo resistere alla pressione dell’Inter, tenendo la vetta fino alla fine.

Il Maradona si tinge d’azzurro, e Salerno può iniziare una lunga notte di festeggiamenti. La Serie A 2024-2025 si chiude con un verdetto che incorona il Napoli come re del calcio italiano.

NAPOLI (4-3-3): Meret 6; Di Lorenzo 6.5, Rrahmani 7, Olivera 7, Spinazzola 6.5 (40’st Mazzocchi sv); Anguissa 7 (40’st Ngonge sv), Gilmour 7, McTominay 8; Politano 7 (16’st Neres 6), Lukaku 7.5 (31’st Simeone 6), Raspadori 7 (40’st Billing sv). In panchina: Contini, Scuffet, Buongiorno, Juan Jesus, Okafor, Rafa Marin, Hasa, Lobotka. Allenatore: Stellini (Conte squalificato) 7.
CAGLIARI (3-5-2): Sherri 6 (37’st Ciocci sv); Zappa 5.5, Mina 5, Luperto 5; Zortea 6 (12’st Palomino 6), Adopo 5.5, Makoumbou 6 (12’st Marin 6), Deiola 5.5, Augello 5.5 (30’st Obert 6); Viola 5 (12’st Mutandwa 6), Piccoli 5.5. In panchina: Iliev, Coman, Prati, Jankto, Cogoni, Vinciguerra, Pintus. Allenatore: Nicola 6.
ARBITRO: La Penna di Roma 6.
RETI: 42’pt McTominay, 6’st Lukaku.
NOTE: terreno di gioco in buone condizioni. Ammoniti: Politano, Makoumbou, Lukaku. Angoli: 8-3. Recupero: 4’pt, 5’st.

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