Novanta minuti di fuoco. Prima di alzare gli occhi al cielo e sperare in una fumata granata, la Salernitana si gioca le sue chance salvezza in un venerdì per cuori forti. In un “Marassi” da capogiro, con circa 29mila spettatori attesi sugli spalti a sostenere la Sampdoria (fischio d’inizio alle ore 20:30), la Bersagliera disputa la prima di due finali. La classifica impone di tentare il colpaccio per fare un passo significativo verso la salvezza. Alla fame di permanenza in serie B dei granata si fonde la disperazione calcistica della Sampdoria, aggrappata con le unghie al treno salvezza, obbligata a vincere per non sprofondare per la prima volta nella sua storia in serie C.
Lo schieramento
Nessun dubbio anche nelle scelte di formazione. Si ripartirà dal 3-4-2-1, con Christensen che sarà protetto dal terzetto difensivo composto da Ruggeri, Ferrari e Lochoshvili. Sulle fasce Ghiglione e Corazza mentre in mezzo al campo Zuccon è pienamente recuperato dopo i crampi accusati con il Mantova e avrà la meglio su Hrustic per far coppia con Amatucci. Sulla trequarti l’esperienza di Verde e Soriano mentre in avanti si ripartirà da Cerri. Sarà fondamentale però anche l’apporto che arriverà dalla panchina, con Simy e Tongya i primi ricambi offensivi. «Una missione, due finali», ha postato l’esterno sui social. All’andata fu trascinante: Marino è pronto a gettarlo nella mischia a gara in corso per far saltare il banco. Fuori dalla lista dei convocati Braaf e Wlodarczyk.
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