Alla vigilia della delicatissima sfida casalinga contro il Mantova, il tecnico della Salernitana Pasquale Marino ha rilasciato dichiarazioni importanti, cariche di lucidità e spirito combattivo. Il mister granata, subentrato poche settimane fa, guarda con realismo alla situazione in classifica, ma non rinuncia alla fiducia:
«Dal primo giorno a Salerno sapevo che sarebbe stata una lotta fino all’ultimo minuto dell’ultima giornata. Non si può pensare di mollare dopo una sconfitta contro la terza in classifica. La squadra è viva, abbiamo colpito due pali e reagito allo svantaggio: ora bisogna voltare pagina con determinazione».
«Domani l’Arechi sarà la nostra arma in più»
Marino lancia anche un appello ai tifosi:
«Contro il Mantova, domani all’Arechi, ci aspettiamo almeno ventimila persone. Il calore del pubblico deve essere un’arma a nostro favore. Sul campo, poi, toccherà a noi dare tutto».
Il match contro i virgiliani sarà il primo di tre scontri diretti fondamentali per la salvezza, e Marino ne sottolinea l’importanza:
«Meglio giocare subito, sfruttare la rabbia sportiva con intelligenza. Non possiamo pensare agli altri campi o alla classifica. Serve concentrazione totale sulla prestazione»
Formazione: assente Hrustic, ma tornano Zuccon e Bronn
Il tecnico ha aggiornato anche sullo stato della rosa:
«Perdiamo Hrustic per squalifica, ma recuperiamo Zuccon in buona condizione. Bronn sta meglio e ha lavorato duramente per tornare a disposizione. Questo spirito è fondamentale: tutti vogliono dare il loro contributo.”
Lotta salvezza aperta: «Retrocederà chi ha più paura»
Sulla classifica cortissima e l’equilibrio in coda, Marino è chiaro:
«Sette squadre in cinque punti. Un giorno sei fuori, quello dopo sei di nuovo dentro. Chi avrà più paura, rischia di retrocedere. La Salernitana non deve temere, ma agire con grinta, intelligenza e fiducia»
Il tecnico ha chiuso l’intervento invitando tutto l’ambiente a restare unito:
«Il gruppo ha dato segnali positivi, in partita e in allenamento. Ora dobbiamo trasformarli in fatti concreti: punti e vittorie. Siamo assolutamente vivi».