Nessun margine di errore. “Damme ‘na mano”. La Salernitana si gioca un pezzo di salvezza e chiede supporto al suo popolo. In una domenica bestiale per la posta in palio, la Bersagliera sfida il Frosinone (fischio d’inizio alle ore 17:15) in uno scontro diretto che ha il sapore di una finale anticipata. E se non sorride la Salernitana, non fa lo stesso il Frosinone che ha chiamato Paolo Bianco sulla panchina dopo l’infelice esperienza Greco. Perché in un Arechi da quattordicimila spettatori la squadra granata deve concludere il tour de force salvezza con la vittoria.
Nessuna rivoluzione
La parola passa al campo, con Breda che ripartirà dal 3-5-2 senza rivoluzionare però l’undici di partenza rispetto alla settimana scorsa. In difesa si ripartirà da Bronn, Ferrari e Lochoshvili, con sulle fasce Stojanovic e Njoh, ancora favorito su Corazza. La novità più importante riguarda il centrocampo: Breda è stato tentato dal lanciare la coppia Zuccon-Soriano ai lati di Amatucci ma nelle ultime ore c’è stato un doppio controsorpasso. Caligara dovrebbe essere riconfermato mentre spicca la novità Reine-Adelaide, applaudito pubblicamente da Breda e uomo individuato per dare qualità al gioco granata. Il francese alzerà la propria posizione in fase di possesso e dividerà la trequarti con Verde. Il napoletano è l’altra grande novità di formazione: ritroverà la maglia da titolare dopo tre partite, a discapito di Raimondo pronto a dare il suo apporto a partita in corso. Inamovibile Cerri, pilastro non solo del reparto offensivo ma anche del gioco granata. La sorpresa è ancora una volta nella lista dei convocati, con la scelta di rinunciare sia a Simy che a Wlodarczyk. Fa rumore soprattutto l’esclusione del nigeriano, utilizzato sabato scorso nel forcing finale disperato e ora lasciato in tribuna. Al posto del numero nove rientra Braaf. Fuori anche Jaroszynski, Gentile e Tello.
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