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Salernitana-Cremonese, le pagelle dei granata

di Stefano Masucci
Top Christensen, flop Ghiglione
Salernitana-Cremonese, le pagelle dei granata

Christensen 8 (TOP). Miracoloso. Va giù con riflessi fulminei sul tiro a botta sicura di Collocolo, iniziando una compilation di parate ch’è già da Greatest Hits. Ne infila almeno altre quattro mettendo una firma pesantissima sul successo granata. Dopo l’esordio in chiaroscuro con il Pisa il debutto casalingo era difficile immaginarselo migliore.

Bronn 7. Ritrova una maglia da titolare che gli mancava da oltre un mese e mezzo, ed è un gran ritorno. Attento e concentrato per quasi tutti i 90’, non sbaglia praticamente nulla e regge fino alla fine risolvendo diverse situazioni complicate.

Ferrari 6. Qualche sofferenza nei duelli diretti con un mai domo De Luca. Ribadisce l’ormai “solita” utilità offensiva conquistando il secondo rigore consecutivo casalingo, che questa volta però Cerri non trasforma. Più di una pezza nel finale.

Lochoshvili 5,5. Contro il suo recente passato non abbandona le cattive abitudini. Trattiene molto la palla ed eccede più d’una volta in eccessi di confidenza, uno dei quali gli costa anche il giallo per un’entrataccia su Vazquez.

Dal 14’ st Ruggeri 6,5. Si presente subito con una chiusura provvidenziale sul taglio forte di Vazquez. Solita cattiveria agonistica.

Ghiglione 5 (FLOP). Inconsistenza mista a timidezza, come quando a porta sguarnita preferisce lasciar partire un tentativo a metà tra il tiro e il cross. Il giallo subito lo incupisce ancora di più.

Dal 1’ st Soriano 6,5. Ingresso estremamente positivo per spirito e atteggiamento. Innalza il tasso qualitativo della mediana, ma non tira indietro la gamba quando c’è bisogno di far sentire i tacchetti agli avversari. Personalità ed esperienza al servizio dei compagni.

Stojanovic 6. L’esperimento mezz’ala convince a metà, perché è vero che corre per tre e ci mette tanta energia, ma spesso la confusione prevale sul resto. Nella ripresa ritorna al suo ruolo originario e chiude con maggior sicurezza.

Dal 39’ Gentile SV

Amatucci 7. Gioca con la mannaia della diffida ma dimostra una maturità tale da poter gestire anche le situazioni più complicate con lucidità e la freddezza del veterano. Non si contano i recuperi in scivolata.

Tongya 6,5. Per lunghi tratti è l’unico in grado di alzare il ritmo dalla cintola in su. Un paio di accelerazioni interessanti, come quella che dà il via all’azione dal quale nasce la fortunosa rete del vantaggio granata. In netta crescita rispetto alle ultime uscite.

Dal 39’ Hrustic SV

Njoh 6. Inizio dettato da diverse accelerazioni interessanti chiuse però sempre con traversoni fuori misura. Si ripete anche nella ripresa, ma la buona sorte stavolta gli sorride, con il cross sbagliato che però sbatte sul palo e si trasforma in assist decisivo.

Cerri 6. Va sul dischetto pensando più a guardare il portiere avversario che la palla, la buona sorte non gli dà certo una mano. E’ un errore che potrebbe tagliare le gambe ma non si scompone, continua a fare il suo mestiere con sacrificio e umiltà. Sbuffa, lotta, difende la palla e offre sempre un riferimento ai compagni di squadra.

Raimondo 7. Le difficoltà a entrare nel vivo del gioco si confermano, ma quando la sostituzione è già nell’aria l’episodio che può cambiare il destino in granata. Il tap-in da due passi gli vale il primo pesantissimo gol con l’ippocampo sul petto, la rete gli mancava da troppo tempo.

Dal 27’ Verde 5,5. Ha due occasioni piuttosto ghiotte per firmare il raddoppio e regalare un finale tranquillo alla Salernitana, si fa ipnotizzare per due volte da Fulignati.

All. Roberto Breda 6. La scelta di Stojanovic da interno convince a metà, il rigore prima dell’intervallo rischia di pesare tanto a livello emotivo. Invece ha il coraggio di cambiare all’intervallo inserendo Soriano e la squadra sembra girare molto meglio. Troppa sofferenza nel finale.

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