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«Colantuono sa come far rialzare la piazza»

di Sabato Romeo
L'’ex granata Radovanovic promuove il mister. E su Iervolino: «Tante scelte sono state giuste, ma da lui sono rimasto deluso»
«Colantuono sa come far rialzare la piazza»

«Salerno è il mio rimpianto: lì sono stato costretto a smettere col calcio. Però resta anche una parentesi bellissima. La ricordo ogni volta che mi guardo allo specchio». Sul petto di Ivan Radovanovic è tatuato un ritratto che è uno dei momenti iconici dell’era Iervolino: finale di Salernitana-Udinese del 24 maggio 2022, in attesa di notizie da Venezia, sul prato dell’Arechi arriva un fumogeno. Il centrocampista serbo lo raccoglie. Ne viene fuori una foto piena di sentimento e passione, tanto da dar vita anche alla “Brigata Radovanovic”. Sembra una vita fa. Ora di mestiere fa l’allenatore. E non perde occasione per lanciare un messaggio a Stefano Colantuono: «Se la società e il mister vorranno un mio supporto ci sono». Il racconto però parte dalla ferita ancora aperta di quell’addio doloroso nel febbraio 2023, con la cessione al Cagliari saltata sul gong e la decisione della società di escluderlo dalla rosa di Davide Nicola. Si arriverà addirittura al Collegio Arbitrale. «Iervolino è una persona perbene ma da lui sono rimasto deluso».

Ivan Radovanovic, si è spiegato perché questo cambio repentino del proprietario della Salernitana?
Iervolino ha investito tantissimo per salvare la Salernitana non solo dall’eventuale scomparsa ma anche sotto il profilo sportivo. Tante scelte sono state giuste in passato. Però da lui sono rimasto deluso. E’ una persona perbene. L’ho capito quando ci parlavamo spesso, tra uomini e non da presidente a calciatore. Mai avrei pensavo che io, così come altri protagonisti di quella impresa sportiva, saremmo stati sbattuti fuori da altri senza nemmeno un pizzico di riconoscenza.

Gli attribuisce responsabilità?
Solo una: quella di essersi fidato di persone sbagliate. Io, come altri, potevamo rimanere ancora a Salerno. Personalmente immaginavo anche di iniziare lì il post-carriera. Ed invece, noi senatori, non siamo stati difesi bensì spazzati via senza alcun segno di rispetto e di memoria. Potevamo essere di aiuto con i tanti giovani presenti. Ma lì ci sono state scelte di alcuni che poi hanno spedito questa squadra in serie B. Lo spogliatoio fu diviso volutamente. Ora è normale che Iervolino sia deluso, vuole provare a recuperare parte degli investimenti fatti.

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