Otto gol e soprattutto prime indicazioni tattiche. Stefano Colantuono chiude la sua prima settimana da allenatore della Salernitana facendo il pieno soprattutto di valutazioni. Nel chiuso del centro sportivo “Mary Rosy”, contro la Primavera di Luca Fusco, il bottino finale parla di un test più che positivo (in gol Njoh, Soriano e Gerardo Fusco nel primo tempo, doppietta di Simy e reti di Reine-Adélaïde, Braaf e Velthuis nella ripresa). I segnali importanti però arrivano soprattutto dalla disponibilità di una squadra che ha capito il momento di difficoltà, ha abbassato la testa concentrandosi sul lavoro e soprattutto sui dettami tattici da perfezionare.
Cambio modulo
A partire dalla difesa a tre, primo vero segnale di rottura con la precedente gestione targata Martusciello. Il passaggio di testimone avviene dopo il secondo tempo con il Bari in cui il tecnico ischitano aveva deciso di accantonare il suo 4-3-3 per provare a dare equilibrio alla sua Salernitana, costretta affannosamente a rimontare. Ed invece fu 0-2 finale e titoli di coda sull’avventura di Martusciello sulla panchina della Bersagliera, aprendo il campo al Colantuono-quater. Proprio ad un reparto passato da appena tre gol incassati a cavallo fra settembre e ottobre agli otto registrati nell’ultimo tour de force da cinque partite, Colantuono ha scelto la strada dell’equilibrio e della prudenza.
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