Domenica bestiale. Sorrisi, alla ricerca di risposte alle tante domande che dal triplice fischio finale di Cremona ronzano nell’ambiente Salernitana. La prima, quella forse più profonda, è legata a cosa succede alla Bersagliera? Come stoppare un’involuzione in termini di risultati e soprattutto di prestazioni, evidenziate da una vittoria nelle ultime sette sfide, con appena due gol realizzati nelle ultime cinque? La necessità di trovare risposte è impellente, alla luce anche di una classifica che per la prima volta annovera i granata in zona playout. Mai così in basso in termini di posizionamento nella graduatoria di serie B, lontanissima da quello che è l’obiettivo immaginato dalla dirigenza, svelato anche pubblicamente nelle ultime settimane, “ingombrando la testa dei calciatori” (Martusciello dixit).

Segnali impossibili da sottovalutare e che hanno spinto la società e lo staff tecnico ad anticipare di 24 ore il ritiro prepartita. La comunicazione è stata data alla squadra dopo la seduta di scarico post-Cremonese. Messaggio inequivocabile del primo vero momento di turbolenze da superare con una vittoria scacciacrisi domani con il Cesena, fondamentale per premere il tasto stop soprattutto sulle prime riflessioni sulla posizione di Giovanni Martusciello. Del gioco frizzante, della squadra sbarazzina, in grado di creare pericoli in serie solo l’ombra ormai da un mese. Evidenti passi indietro in termini di prestazioni proprio nella fase di campionato in cui si credeva che la Salernitana potesse invece completare il suo processo di maturazione, mettendo in campo l’idea di gioco e la mentalità offensiva che nella prima parte di stagione aveva dato indicazioni importanti.