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Busso, romanzo Salernitana: «Vogliamo sognare»

di Stefano Masucci
Il presidente: «Iervolino condivide un progetto a medio-lungo termine. In caso di addio, la società è solida»
Busso, romanzo Salernitana: «Vogliamo sognare»

«Questo club ha attualmente un futuro con Iervolino. E se un domani non dovesse esserlo più lui, il futuro proprietario troverà una società consolidata». Parola di presidente. Roberto Busso si cala sempre di più nella sua nuova figura di numero uno, organigramma alla mano, della Salernitana. In rappresentanza del club alla presentazione del libro “Capitani per sempre” scritto da Gianfranco Coppola, il dirigente piemontese si è soffermato sulla sua prima esperienza nel mondo del calcio: «Un’avventura bellissima in una città stupenda così come la tifoseria. Se sono qui è perché ho risposto al grido d’aiuto di un grande amico come Iervolino: insieme abbiamo condiviso questa esperienza che andava ricalibrata. Parliamo di un progetto meraviglioso di un club che sembrava in vendita come se fosse un supermercato. Ed invece qui si ragiona a medio-lungo termine».

Gli scenari

Le parole di Busso lasciano però tanti punti sospensivi, facendo passare il messaggio ambizioso di provare subito a riconquistare la serie A ma tenendo aperta la porta a nuovi investitori. «Questo progetto è calibrato soprattutto sulla squadra che porta i risultati e permette di dare positività. Ma in parallelo c’è anche una società, lì dove si può anche perdere senza scalfire la stabilità. Questa è una dirigenza che ha solidità, con soggetti che fanno parte del team che si sta conoscendo. Sembra come un gita in pullman: quando si parte alle sei del mattino e si aspetta non ci si conosce, alla sera invece si canta tutti insieme. E chi non canta sono solo due o tre».

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