L’occasione mancata e il nervosismo che affiora. La sfida con il Catanzaro poteva essere l’occasione giusta per svoltare, mettersi alle spalle la prima serie di risultati senza successi e incamerare punti ma soprattutto ossigeno. Ed invece, il pareggio senza gol di domenica scorsa ha creato le prime crepe in casa Salernitana. Più che per il risultato, a lasciare rimpianti nell’intero ambiente è stata la prova opaca di una Bersagliera in controllo della sfida per tutti i novanta minuti disputati con coraggio e aggressività. Le stesse caratteristiche però venute meno in fase offensiva, per una squadra abulica, priva di estro e fantasia (con il Catanzaro appena 3 conclusioni in porta, dato più basso interno registrato sin qui in stagione all’Arechi). Da qui, l’insoddisfazione per un pareggio che sa di chance persa, facendo passare in secondo piano le tante note positive arrivate dal campo.
La delusione
Così come non sono mancati gli indizi a sottolineare la delusione per un pari amaro direttamente dagli stessi protagonisti del mondo Salernitana: dall’ufficio facce con i volti tirati del presidente Busso e dell’amministratore delegato Milan all’uscita dall’Arechi passando per l’amarezza di Giovanni Martusciello, mascherata però dalla difesa a spada tratto del percorso iniziato e dai messaggi lanciati all’ambiente. “Con questo approccio la montagna che dobbiamo scalare insieme rischia di diventare un Everest”, le parole del tecnico in conferenza stampa. Niente è da buttare, un processo di rivoluzione così profonda non solo tattica di squadra ma anche nella testa di una piazza mortificata dopo l’umiliante retrocessione in serie A chiede tempo. Eppure, a chi ha creduto a scatola chiusa nel nuovo progetto tecnico dando sostegno e ricevendo prestazioni altisonanti e vittorie di carattere e fame, va permesso anche di masticare amaro.
L’allenamento
Capitolo da archiviare immediatamente perché a Palermo per la Salernitana e per Martusciello servirà fornire una risposta importante per evitare che lo sosta per le nazionali sia cornice ideale per alimentare le prime perplessità. Dopo ventiquattro ore di riposo, questo pomeriggio la squadra granata si ritroverà al Centro Sportivo Mary Rosy.
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