La mente torna ancora lì, a quella deviazione al volo a tempo scaduto disinnescata da Bardi strozzando in gola l’urlo liberatorio per il primo gol con la maglia della Salernitana. Il pari di Reggio Emilia però è già che archiviato. A chiedere all’intero ambiente di fare lo stesso ci pensa direttamente Ernesto Torregrossa attraverso i propri canali social: “Mettiamo da parte l’amarezza per la vittoria mancata e iniziamo la settimana con grinta e determinazione. Solo uniti e lavorando sodo possiamo raggiungere i nostri obiettivi”. Il grido di battaglia ha come immagine la divisa bianca sfoggiata al Mapei Stadium e la mano quasi a mostrare la patch “speciale” in onore di San Matteo. Un richiamo all’identità e alla personalità di una Bersagliera bella ma anche sfortunata.
Appuntamento a Udine
La sensazione è che l’appuntamento con il gol sia soltanto rinviato. Chissà che Udine non possa rappresentare la grande vetrina per dare aprire il suo personale score con la maglia della Salernitana. Che poi la trasferta in Friuli negli ultimi anni per i numeri 10 granata ha vissuto di alti e bassi. La bandierina sulla vetta dell’altalena di emozioni la mise Simone Verdi due anni fa, autore del pallonetto beffardo a tempo scaduto che permise alla Salernitana di festeggiare un’impresa da urlo e dare fiato al miracolo salvezza poi raggiunto nonostante il pesante 0-4 incassato all’Arechi proprio dall’Udinese. Giorni di gloria, al contrario dell’ultimo amarissimo amarcord e che rimanda allo scorso marzo. Allora il numero 10 era sulle spalle di Boulaye Dia in quella trasferta che resta l’ultima presenza in distinta tra le fila dei granata per l’ex attaccante senegalese. All’esclusione dal primo minuto decisa di Liverani seguirà la scelta del calciatore di non subentrare a gara in corso. Finirà 1-1, con Liverani che racconterà il retroscena alle tv. L’epilogo della storia è arcinoto: esclusione dal gruppo squadra per scelta di Danilo Iervolino, una lunga querelle legale spenta solo dopo la cessione del senegalese alla Lazio.
Il tridente
Insomma, un precedente non proprio da emulare. Torregrossa però ha abbastanza esperienza per guardare al suo di percorso e puntare non solo al gol ma anche ad accrescere la sua condizione fisica. Il numero dieci duella con Simy per guidare il tridente offensivo in Friuli, con uno fra Dalmonte e Verde oltre a Kallon a completare l’assetto offensivo.
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