Al cuor non si comanda, vero. Ma la passione unica di chi sugli spalti si sgola, soffre e si emoziona per la Salernitana merita rispetto non mutevole. Sempre. Ancor più al termine di un campionato culminato con la retrocessione in serie B dell’ippocampo. Maggiormente facendo riferimento a chi rende viva, non solo in occasione delle gare di campionato, la Curva Sud “dove scorre il fuoco dell’amore per l’ippocampo” come dicevano ai tempi dello stadio Vestuti i tifosi meno giovani a quelli da poco innamoratisi della Bersagliera.
Parole tramandate di generazione in generazione, senza cullarsi nei giorni della serie A o vestire i panni dell’indifferenza in quelli di retrocessioni, fallimenti societari oppure promesse non mantenute. E per onorare lo storico ultras Carmine Siberiano, a cui ora è intitolata la Curva dell’Arechi e caro a tutti gli sportivi, che ti combina la Curva Sud? Per oggi invita i più piccoli tifosi a disegnare la scenografia del saluto alla A lunedì con il Verona all’Arechi. Davvero il nuovo capitolo di un libro da continuare a scrivere, con la solita passione. E nel nome della Salernitana.