La roulette delle trattative per ora fa il gioco unicamente del presidente Danilo Iervolino che, a quanto pare, continua a tenersi ben stretta la Salernitana studiando quella sostenibilità del club utile a raggiungere il porto sicuro dei tempi migliori. Pur il patron cercando, nel guardarsi intorno, di rilanciare il patrimonio del club con un nuovo matrimonio. Mal che vada anche puntando sulla compartecipazione, in pratica mettendo sul tavolo la prospettiva di altrui risorse e non più solo le sue.
Senza successo, evidentemente. Fino ad ora. Se si considera che da fine aprile, indicato da uno dei rappresentanti più autorevoli del presidente come termine per sciogliere il rebus sul futuro societario, siamo arrivati oramai a metà maggio per non vedere nulla di nuovo sotto il sole. I numeri dati in pasto ai papabili acquirenti, con ogni probabilità, non hanno convinto i candidati alla successione di Iervolino nella guida della Salernitana. Alla stessa stregua, forse, le indicazioni fornite a Iervolino sono distanti dalle aspettative del patron. Resta l’imprenditore di Palma Campania, così, il regista del futuro di una società granata costretta a fare i conti con la retrocessione e la necessità di ripianare le spese che nell’ultima stagione hanno pure portato in serie B l’ippocampo.
“Stiamo lavorando. Gli errori del passato non si faranno più, la pressione di fare in velocità fa fare scelte sbagliate” le ultime parole ufficiali di Iervolino, rilasciate proprio a “la Città”. I tifosi, appassionati per la squadra del cuore ma stanchi, attendono il colore della fumata per tornare ad occuparsi di solo calcio giocato. A quando la fine di questa tarantella?