Il minimo stagionale arriva puntuale. Nel pomeriggio più insolito della storia granata per disaffezione in termini di numeri (appena 12mila gli spettatori), il popolo della Salernitana alza i decibel e contesta. Attende l’inizio della sfida con l’Atalanta e poi srotola gli striscioni e insieme ai messaggi lanciati su con la vernice canta forte.
“Meritiamo di più” è il coro indirizzato alla tribuna che non ha tra i presenti Danilo Iervolino. Il presidente campano conferma il forfait, saltando una nuova sfida interna dopo l’anticipo amaro con il Sassuolo. L’Arechi però manifesta forte il suo dissenso contro la dirigenza (presente l’ad Maurizio Milan) e poi sposta il mirino sulla squadra. “Mercenari”, “Andate a lavorare”, sono i cori che si ripetono come una costante, intervalli dal tormentone “Che importa se, è arrivata la retrocessione”. Sono fischi per tutti i calciatori, sin dalla lettura delle formazioni.