Non sarà il dirigente umbro Walter Sabatini a costruire l’organico che avrà il compito di ben figurare in serie B, in attesa di conoscere quali saranno i piani e gli obiettivi del progetto di rilancio immaginato da Danilo Iervolino. La Salernitana si affiderà alla sua esperienza fino al termine del contratto, ragionando con Sabatini anche su chi ripartire e come programmare un campionato difficile e logorante come quello cadetto.

Il toto-nomi è già partito, con Iervolino e l’ad Maurizio Milan che inizieranno nei prossimi giorni il maxi-casting immaginato da settimane. Dal taccuino della dirigenza granata non sono mai stati depennati i nomi di Pasquale Foggia e Massimo Taibi, candidature forti soprattutto quando il club ragionava su un ritorno in sella di Filippo Inzaghi. Dal Napoli potrebbe liberarsi Mauro Meluso dopo l’arrivo del cilentano Giovanni Manna. Meluso rappresenterebbe l’usato sicuro, con i risultati ottenuti con Lecce e Spezia a certificarne il valore soprattutto in cadetteria. Tanti però i profili che in queste settimane anche indirettamente hanno lanciato segnali alla società granata.

Venerdì sera allo Stirpe era presente Francesco Montervino, ex capitano granata alla ricerca di una nuova avventura professionale. Si ragiona anche su profili giovani ed emergenti: dal Sassuolo si libererà Francesco Palmieri, responsabile del settore giovanile neroverde pronto però al grande salto. Lo cerca il Frosinone in caso di addio di Angelozzi ma è oggetto del desiderio in serie B. La Salernitana resta alla finestra.