“L’eterno Antonio Candreva lo ha fatto ancora”. La Serie A ha applaudito così il numero 87 granata riproponendo sui propri social il penalty impeccabile con il Sassuolo. Freddo sia nella realizzazione che nell’esultanza, fotografia del momento sportivamente orribile. Con esperienza e cinismo però, Candreva nell’immediato post-partita ha guardato in faccia alla realtà e, oltre a ripetere la parola “scusa” indirizzata ad un ambiente che ha contestato forte la squadra, ha anche ammesso il fallimento granata.
“Mentre le nostre concorrenti camminavano e ci aspettavano, noi abbiamo messo la retromarcia”. Un’ammissione di responsabilità forte, scorrendo dinanzi agli occhi le tante occasioni sciupate e soprattutto quanto poco sarebbe bastato in termini di punti per provare almeno ad allungare il sogno salvezza. Tant’è. Adesso c’è da onorare al massimo il campionato, provare a lasciare il segno in attesa di un’estate che sarà verosimilmente quella della separazione. Il contratto tra Candreva e la Salernitana terminerà nel giugno 2025 ma con il pagamento di una penale il club granata potrebbe decidere di dividere le strade. Volontà che appare però comune: lato calciatore c’è il desiderio di misurarsi ancora con la serie A, lato società significherebbe risparmiare su uno degli ingaggi più pesanti in uno scenario da “spending review”.