Faccia a faccia negli spogliatoi per analizzare il ko di Monza e soprattutto sentire ancora il polso di una Salernitana al tappeto, sempre più ultima in classifica e soprattutto quasi rassegnata alla retrocessione. Nel chiuso del centro sportivo “Mary Rosy”, quasi quarantotto ore dopo la grande delusione incassata all’Arechi e seguita dalla contestazione dei tifosi, Fabio Liverani ha provato a dare l’ultimo e disperato colpo di elettroshock al gruppo granata. L’allenatore capitolino sa che la trasferta di Udine rappresenta la sua personalissima ultima spiaggia, i tempi supplementari di un’esperienza fatta di appena due partite che hanno regalato alla classifica granata zero punti, zero gol fatti e soprattutto una rivoluzione tecnica annunciata ma mai attuata.
Gli scenari
Insieme al tecnico romano era presente anche Pietro Bergamini, uomo ombra di Walter Sabatini. Il direttore generale è ritornato ieri a casa dopo un periodo di convalescenza in ospedale e ha ringraziato i tifosi granata sui suoi social per poi attaccarsi al telefono. Da decifrare c’è anche la possibilità di un nuovo ritiro che ancora non è stato deciso. Decisione tra le mani dell’area sportiva, con l’amministratore delegato Maurizio Milan che aspetta indicazioni.