La Federazione Italiana Nuoto e lo sport italiano piangono la scomparsa di un grande olimpionico della pallanuoto. Nella notte si è spento a Pescara Giuseppe ‘Geppino’ D’Altrui, oro con il Settebello a Roma 1960 ed ex allenatore dalla Rari Nantes Salerno. Il 5 settembre del 2020, in occasione della XLII Assemblea Ordinaria della FIN era stato premiato per i sessantanni dalla memorabile vittoria. Di quel Settebello era il capitano e ai Giochi Olimpici di Roma 1960, allo Stadio del Nuoto, il 3 settembre di 63 anni fa, vinse la medaglia d’oro precedendo Unione Sovietica, Ungheria e Jugoslavia che dominavano la scena. Con lui componevano la storica formazione Dante Rossi (Sportiva Nervi), Brunello Spinelli (Fiamme Oro), Eraldo Pizzo (Pro Recco), Gianni Lonzi (RN Florentia), Franco Lavoratori (Pro Recco), Danio Bardi (Fiamme Oro), Rosario Parmegiani (RN Pegli), Luigi Marinelli (Canottieri Napoli), Salvatore Gionta (SS Lazio Nuoto), Giancarlo Guerrini (SS Lazio Nuoto) e Amedeo Ambron (Fiamme Oro). L’allentore era Endre ‘Bandy’ Zolyomy.
Il 15 dicembre del 2015 Giuseppe D’Altrui era stato insignito dal CONI del Collare d’Oro al Merito Sportivo. Nato a Napoli il 7 aprile 1934 e giocatore di Rari Nantes Napoli e Fiamme Oro, con la calottina della Nazionale ha totalizzato 75 presenze e conquistato anche la medaglia di bronzo agli Europei di Torino 1954, due medaglie d’oro ai Giochi del Mediterraneo di Barcellona 1955 e Napoli 1963 e una d’argento ai Giochi del Mediterraneo di Beirut 1959. Lunga anche la sua carriera di allenatore iniziata nel 1960 alla guida della Rari Nantes Napoli, proseguita con RN Salerno (1966-1968), SS Nicola Mameli (1973-1976), Pescara Pallanuoto (1997-1981) e Chiavari Nuoto (1982-1984). Padre di Marco D’Altrui, tra i protagonisti del Settebello di Ratko Rudic, oro olimpico a Barcellona 1992, europeo a Sheffield 1993, e mondiale a Roma 1994.