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Arechi colabrodo, diserzione più vicina

di Alfredo Boccia
Varchi aperti in ritardo, doccia indesiderata sugli spalti e nessuno che interviene
Arechi colabrodo, diserzione più vicina

I trentamila tifosi presenti ieri allo stadio “Arechi” hanno dovuto patire anche non pochi disagi prima, durante e dopo la gara Salernitana-Juventus. Solito copione, nonostante le costanti richieste di intervento rivolte da chi paga il biglietto a quanti hanno competenza per intervenire. Passano gli anni, si ascoltano tanti proclami ma nessuno chiede almeno scusa. Prima o poi in molti altri, nonostante la passione per la squadra del cuore, inizieranno a disertare.

Varchi aperti con ritardo

In tanti sono giunti allo stadio “Arechi” puntuali alle ore quindici, ora indicata dalla società della Salernitana per l’accesso sugli spalti in ogni settore. Invece per i più accorti, in fila sotto la pioggia, l’attesa è durata trenta minuti prima di poter mostrare agli addetti il titolo valido per entrare all’interno della struttura sportiva. Ed a cascata, in sintonia con gli scrosci di pioggia spesso battente, ritardi nell’accesso per tutti gli altri tifosi. In barba ai precedenti inviti del club granata agli sportivi ad evitare di giungere in ritardo davanti ai varchi di ingresso per evitare problemi. Vada per l’attenuante del calo di tensione dell’energia elettrica a causa della pioggia che ha rallentato l’attivazione dei tornelli. Ma perché non tutti gli addetti erano al loro posto al momento dovuto per permettere da parte delle autorità preposte il semaforo verde all’apertura dei varchi fissata ufficialmente, lo ripetiamo, per le quindici? La speranza per un futuro migliore è che qualcuno offra una risposta risolutiva visto che il personale addetto non si è espresso per evidente amor di patria.

Bagno fuori stagione sugli spalti

Piove sul bagnato all’Arechi, inutili le tante promesse di restyling. Tanti i tifosi costretti alla doccia pure nei settori dello stadio con copertura, “lavaggio” indesiderato là dove le crepe sono oramai strutturali. Come alla foce di un fiume il corso d’acqua sulle teste, inutile barriera la colata di cemento all’altezza dei giunti. A fare il resto le folate di vento che a tratti hanno caratterizzato la serata allo stadio. Poi, all’uscita, acquitrini difficili da evitare e ritorno a casa con piedi bagnati.

Parcheggiatori abusivi

Alla fine della giornata nota positiva l’assenza dei parcheggiatori abusivi, tranne qualche eccezione – di fronte al settore tribuna ed in prossimità del Parco Arbostella – a confermare il divieto andato a buon fine grazie anche alla vigilanza di tutte le forze dell’ordine.

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