Tutti sotto la lente d’ingrandimento, nessuno escluso. Il ko con il Genoa di venerdì scorso riapre vecchie ferite in casa Salernitana che nemmeno il ribaltone tecnico è riuscito a cicatrizzare. Il solo punto portato a casa con il Cagliari nei due scontri diretti considerati già cruciali per la classifica deficitaria della Bersagliera ha fatto nuovamente suonare l’allarme. Problemi di risultati ma soprattutto di prestazione. Tasto sul quale ha battuto forte Filippo Inzaghi nel post-partita, chiedendo pubblicamente alla sua squadra di mettersi alle spalle le scorie di una prima parte di stagione avara di successi per non perdere troppo terreno dalle dirette concorrenti per la salvezza in serie A.

Pensiero condiviso anche da Danilo Iervolino, rabbuiato per l’ennesimo passo falso di una squadra incapace di reagire. Il pari con il Cagliari, nonostante il rammarico per l’occasione persa, aveva fatto intravedere la luce in fondo al tunnel. La sconfitta di Marassi ha cancellato tutto, lasciando non poco disappunto nella dirigenza granata che ora si guarda intorno e continua il suo lungo lavoro di analisi per capire come sbloccare un meccanismo bloccato ormai dai mesi e lontano dal trovare la soluzione ai propri problemi.