L’INTervista/lo chef di scario
«Vi racconto il Francesco De Gregori segreto»
SCARIO. Era il settembre ’83 quando il militante cilentano di Lotta continua resisteva all’incalzante yuppismo cullando il suo privilegio: entrare nella sala di registrazione di Francesco De Gregori....
SCARIO. Era il settembre ’83 quando il militante cilentano di Lotta continua resisteva all’incalzante yuppismo cullando il suo privilegio: entrare nella sala di registrazione di Francesco De Gregori. Vito Troccoli fu il primo a ascoltare La donna cannone, testo nel quale il cantante romano forzava per la prima volta l’ermetico linguaggio dei sentimenti. Lo chef di Scario e l’autore di “Quattro cani” sono amici per la pelle, da 40 anni. Amicizia un po’ randagia. Come Laika, il meticcio che il giovane De Gregori trovò per strada e portò con sé. Poi il Pci sparì e venne il tempo dei maremmani. Uno finì in regalo a casa Troccoli dopo una prodigiosa cucciolata nella fattoria umbra del cantautore. Intanto i due erano diventati compagni di viaggio da un pezzo. Dai tempi dell’università. «Ci conoscemmo a Roma nel ’77, io ero nel movimento di estrema sinistra, lui stava con il partito di Berlinguer. Gli anni del collettivo politico, delle donne. Un giorno venne a Scario con un mio amico carissimo, Rossi, avevo 26 anni e studiavo Matematica dopo essere stato sergente nella Marina. Mi sono laureato ma non mi va di parlare dei miei titoli. All’epoca, quando nel paese si seppe del mio insegnamento, passai tutta l’estate a fare ripetizioni…».
Dieci anni fa la replica, una sera di dicembre.
Francesco mi fece una sorpresa: “Vieni, andiamo a Trastevere”. In via Gregorio VII trovai la sua band pronta, ascoltai in anteprima l’album Calypsos. Fu una magica notte.
Chef, matematico e rivoluzionario…
Lo chef è mia moglie, io ho deciso di fare il ristorante Lo Zifaro a tempo pieno dal ‘79.
Tempi cambiati, ora fate a gara a chi indovina i quiz davanti alla tv
E’ vero, con Francesco mi sono scambiato le risposte ogni sera sull’Eredità di Amadeus, ma sono quattro anni che non lo facciamo.
Perché De Gregori ha riabilitato Craxi, dopo averlo definito peggio di Nerone?
Chi non ammette i propri sbagli è un ignorante, con la politica attuale che c'è in Italia lo rimpiango anche io Craxi. Mussolini lo odio ma chissà che tra 10 anni ci faranno rimpiangere anche lui.
Della politica attuale Craxi non è stato il seme?
Francesco ha visto come vanno le cose oggi in Italia e l'ha rivalutato.
Al pubblico è apparso sempre un po’ scostante, saccente
Non lo è più. E’ diventato più malleabile. Credo lo abbia cambiato il tour che ha fatto con Lucio Dalla.
Ora firma anche gli autografi
Ma hai visto il duetto con Checco Zalone? De Gregori negli anni ‘70 non l'avrebbe mai fatto.
Una canzone concepita a Scario?
Il testo musicale de Il canto delle sirene, l’ispirazione gli è venuta qui
Troccoli, De Gregori e il mare del Cilento.
Lenza a traino, usciamo per le battute di pesca. Ci rivedremo a marzo per il nuovo tour.
©RIPRODUZIONE RISERVATA