Salerno, suoni di libertà “Maxi band” per i curdi 

Musica e solidarietà, Di Bella chiama Sansone e Maldestro

Li ha radunati Francesco Di Bella, cantautore di origine napoletana ma salernitano d’adozione, ex leader dei “24 Grana”, per formare una “maxi band” pronta a gridare il suo grido di libertà sabato sera sul palco del teatro Augusteo di Salerno con il “Concerto per il Kurdistan”. Assieme a lui, musicisti e band salernitane e napoletane che, come Di Bella, hanno aderito con entusiasmo all’iniziativa organizzata dall’Arci, pronti ad esibirsi a titolo gratuito. Una serata di musica e di riflessione ma soprattutto di solidarietà perché l’incasso dell’ingresso, ad offerta libera, sarà interamente devoluto alla Mezzaluna Rossa Kurdistan, l’organizzazione che si occupa dei campi profughi e di assistenza sanitaria nei territori del nord-est della Siria, area al centro di una crisi politica e sotto attacco da parte dell’esercito turco. La manifestazione è promossa da Arci Salerno, con il patrocinio del Comune di Salerno e la collaborazione della “Rete Kurdistan Salerno”. «Sono molto contento di questa iniziativa nella mia città adottiva», ha commentato Di Bella, in doppia veste di performer e direttore artistico dell’evento. «Sono felice innanzitutto perché Salerno risponde ad una chiamata importante, quella della Kurdistan, ed io attraverso il lavoro dell’Arci ho avuto la possibilità di aggregare numerosi artisti che sono molto sensibili a questo tema. Avere a disposizione l’Augusteo, uno dei teatri più importanti che abbiamo in città, è un grande privilegio, per una manifestazione che è politica, sociale ed è un modo per raccontare e fare un focus sulla popolazione curda, che dopo averci aiutato a sconfiggere l’Isis, rischia di essere spazzata via dai territori in cui abita», prosegue Di Bella. «È un bellissimo modo per la città di Salerno di raccontare questa storia, attraverso un concerto e una raccolta fondi che serviranno molto per dare un aiuto concreto a quelle popolazioni così colpite dalle ultime tensioni».
La serata, che vuole essere anche un momento di denuncia degli orrori della guerra nella Siria del nord-est, vedrà ul palco il giovane cantautore Bif - al secolo Stefano Bifulco - Piervito Grisù, esponente di punta della scena reggae campana, e Tony Borlotti e i suoi Flauers, con la loro musica all’insegna del beat anni ’60, dai testi sempre ironici e pungenti. Attesi anche i napoletani Maldestro, secondo tra le “nuove proposte” e vincitore tra i giovani del Premio della Critica intitolato a Mia Martini al Festival di Sanremo 2017; Maurizio Capone, formidabile cantautore e percussionista, fondatore della storica formazione dei “BungtBangt”; Roberto Colella e Dario Sansone, leader rispettivamente de “La Maschera” e dei “Foja”, band di spicco nel panorama attuale della musica partenopea; Daniele Sepe, sassofonista e compositore napoletano, talento tra i più poliedrici e versatili espressi dalla musica italiana negli ultimi 30 anni. Nel corso della serata sono previsti gli interventi di Yilmaz Orkan, coordinatore dell’ufficio Informazione del Kurdistan in Italia.
Marianna Vallone
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