L'INTERVISTA

Professor Ricordi: «Il segreto della longevità? È già nella natura»

A “Positano, sole mare e cultura” presenta il suo ultimo libro: come tornare biologicamente giovani

A tagliare il nastro della 30esima edizione di “Positano sole, mare e cultura”, domani alle 21, a Palazzo Murat, saranno Rossana Dian autrice con Monica Artoni del volume Cucino sano con lo sgarro (Mondadori) e Camillo Ricordi, direttore del Diabetes Research Institute di Miami, tra i massimi esperti nel trapianto di “isole pancreatiche” e autore del volume “Il Codice della longevità sana” (Mondadori). Ricordi discuterà sul tema “Il tempo di rinascere”.

Direttore Ricordi, nel suo libro lei analizza il concetto di “rallentamento dell’invecchiamento dovuto ad una degenerazione del fisico dovuto alle malattie” e propone uno studio ragionato sui dati. Quali elementi potrebbero essere messi in luce?

Nei prossimi vent’anni il numero di persone di età superiore ai 65 anni raddoppierà. L’incidenza delle malattie croniche degenerative legate all’invecchiamento malato aumenta esponenzialmente a partire dai 65 anni, con oltre il 90% delle persone che soffre di almeno una malattia cronica. Un aumento del rischio di morbilità e mortalità legate all’età include gravi malattie virali come Covid-19, neurodegenerazione, malattie cardiovascolari, diabete, osteo-artrite e cancro, solo per citarne alcune. Queste malattie incidono gravemente sulla qualità della vita, contribuendo a dissipare il 90% di tutti i costi sanitari, che attualmente ammontano a 3,8 trilioni di dollari all’anno solo negli Stati Uniti. Con l’invecchiamento si riduce progressivamente la nostra capacità di mantenere le cellule differenziate nei tessuti specializzati (per esempio, i neuroni iniziano ad assomigliare alle cellule della pelle).

Ci sono all’orizzonte soluzioni concrete?

Sono state recentemente scoperte sostanze che stanno dimostrando di avere azioni neuroprotettive, cardioprotettive, antidiabetiche e antivirali, compresa un’inibizione del 99% della replicazione virale del virus del Covid-19, il SARS-CoV-2.2. Le strategie inizialmente sperimentate per prolungare la sopravvivenza sana con sostanze naturali, esercizio fisico e stile di vita iniziano a essere progressivamente accettate e riconosciute a livello scientifico, mentre progetti rivoluzionari hanno portato ai primi esempi sperimentali di inversione dell’invecchiamento.

Che studi sarebbero necessari per verifiche rigorose delle strategie preventive proposte?

Purtroppo e molto difficile trovare finanziamenti per strategie di medicina preventiva perché usare sostanze naturali o approcci non farmacologici con molecole generiche che costano poco e che non hanno una prospettiva di guadagni miliardari non interessano a molti e purtroppo i costi imposti dal sistema regolamentare Usa per effettuare trials di validazione rigorosa scientifica sono insostenibili per gruppo accademico non-profit. Per cui sempre più sono i grossi gruppi capaci di sostenere costi e sforzi ingenti che decidono che patologie, con che farmaci e quando finanziare tale verifica. Confidiamo nelle istituzioni, previdenza e fondazioni che potrebbero veramente sostenere investimenti per la prevenzione che potrebbero risultare in risparmi enormi.

Stefano Pignataro