EROS D'ESTATE
La bella stagione regina d’infedeltà e scappatelle
I corpi seminudi risvegliano l’ormone e le “corna” si moltiplicano
Una recente indagine condotta dall’Istituto di Evoluzione Sessuale di Milano ha confermato ciò che noi tutti, in fondo al cuore, sapevamo già: l’estate è la stagione delle “corna” e giugno, luglio e agosto sono i mesi in cui si tradisce (e si viene traditi) di più. Non si tratta perciò di una leggenda metropolitana, la scappatella estiva esiste davvero, tanto che è diventata quasi un fenomeno di costume, specialmente sulle spiagge italiane.
L’inverno con i suoi ritmi di lavoro frenetici, porta a un accumulo di stress che d’estate si risolve in un forte bisogno di evasione. E qual è il modo migliore di sciogliere la tensione ed evadere dalla routine, se non quello di trovarsi un amante?
Il sole, il mare, i corpi seminudi che si abbronzano: tutto ciò che vediamo intorno a noi sembra trasmettere leggerezza e invogliare alle avventure estive. Specialmente se durante le ferie la coppia si separa, lui in città e lei in vacanza, o viceversa. La lontananza dal partner è un fattore comune a tante scappatelle, che però non sembrano proseguire una volta che la coppia si riunisce. Infatti solo il 20% dei flirt nati in estate prosegue pure d’inverno. Ma basta questo per considerare il tradimento estivo come qualcosa di poco conto?
Facciamo chiarezza. Il timore di rompere una “finta” armonia familiare è uno dei motivi per cui davanti alle corna si preferisce il perdono alla vendetta. Ma il tradimento, di per sé, resta qualcosa di traumatico, che spezza l’equilibrio della coppia.
Non importa se il “traditore” ha agito per malcontento o per una semplice voglia di trasgredire, perché alla fine entrambi i partner dovranno affrontare la perdita di fiducia verso la loro relazione. Il tradimento, grande o piccolo che sia, può nascondere qualcosa di più grave che il semplice desiderio di emozioni forti. Talvolta l’infedeltà è la spia di una stanchezza profonda, uno strumento atto a squarciare il velo del silenzio e dell’incomunicabilità che costringe l’altro, il “tradito”, ad aprire gli occhi su una relazione che non funziona più. Confessare, o addirittura farsi scoprire in dolce compagnia, diventa il pretesto per dare una scossa alla relazione e ripartire con nuove prospettive, oppure per chiudere definitivamente un rapporto ormai logoro e senza futuro. Perché dietro i tramonti al mare, la musica e la discoteca, si nasconde sempre un’altra verità. Più difficile, più amara.