L’inventore a impatto zero
Coppola ha il pallino dei progetti ecologici come la rotatoria stradale ad energia eolica
Partire dalla musica elettronica per approdare alla progettazione di nuovi macchinari ecologici. È il percorso di Alfonso Coppola, 26 anni, nato a Cava de’ Tirreni ma da sempre residente a Nocera Superiore. Giovane laureato in Ingegneria elettronica, ha avviato un percorso scientifico personale, scoprendo nuove metodologie di produzione energetica.
«Quello che da sempre mi è piaciuto è creare qualcosa da zero – dice l’inventore – All’inizio ho canalizzato questa passione nell’ambito musicale. Da piccolo ho studiato batteria e poi, da solo, pianoforte. Creavo pezzi originali con programmi muniti di plugin che riproducevano alla perfezione strumenti acustici. Si poteva avere a portata di mano una orchestra. Ho iniziato a produrre musica elettronica per i locali e i dj. Alcuni pezzi hanno trovato un loro circuito e sono riuscito a stringere contatti con etichette discografiche a Milano, in Ungheria e Bulgaria».
Coppola pubblica le sue composizioni su iTunes, Spotify, Beatport fino ad arrivare ad una radio di Berlino. La passione per il mondo dell’elettronica, quasi come un processo osmotico, passa dalla musica alla elaborazione di congegni. Animalista e ambientalista, applica i concetti della fisica e dell’elettronica all’etica ecologica. Dopo il liceo scientifico a Roccapiemonte, si iscrive ad Ingegneria. «Ho sempre letto di personaggi che hanno cambiato la storia, come Michael Faraday che si rese conto di come dai trucioli di ferro prodotti dal fabbro si generava calore per attrito. Oppure Joule, il quale mischiando la birra si rese conto che la temperatura del liquido aumentava. Sono partiti dal basso ma poi hanno costruito leggi che hanno cambiato il nostro modo di vedere la realtà. I geni non nascono così, ma costruiscono un percorso. Leonardo Da Vinci per realizzare il cavallo a Ludovico il Moro impiegò quattordici anni. Andava tra le fattorie a studiare le venature e la muscolatura dei cavalli. Insomma ci vuole la passione dell’osservatore e l’ipercreatività. Queste sono persone che non si sono posti limiti».
Coppola finisce la triennale a La Sapienza di Roma e decide di avviare un percorso autodidatta. «Più schemi avevo in testa più era difficile uscirne. A me interessa creare cose diverse da quelle che già esistono. Ho iniziato a studiare, da solo, nell’ambito elettronico, fisica, antropologia, matematica».
La tesi di laurea si basa sulla elaborazione di una piramide capovolta che sprigiona energia grazie al calore di una fiamma, all’energia solare o a quella eolica tramutate in energia elettrica. Con il progetto partecipa ad un concorso interno all’Università, per vincere una borsa di studio e presentare progetti personali al Maker Faire di Roma 2015. Tornato da Roma, si chiude nel garage di casa, passando mattinate e sere intere a progettare.
Da qui nasce non solo “Rithema” (un incubatore dove si raccolgono idee innovative ecosostenibili e progetti energeticamente autonomi), ma anche nuove invenzioni.
Coppola torna al Maker Faire con “E-Round”, una rotatoria stradale in grado di convertire quattro fonti naturali in energia elettrica: eolica, solare, meccanica e piovana.
Il giovane ingegnere si avvale dell’utilizzo di “SketchUp” – un’applicazione di computer grafica per la modellazione 3D – e anima una struttura con energia non inquinante. Il progetto viene selezionato al prestigioso “James Dyson Award”.
«All’interno ci sono varie conversioni energetiche. Grazie ai dossi stradali e al peso delle auto che vi passano sopra, viene a crearsi energia elettrica capace di illuminare la rotatoria, mentre una pala eolica centrale ed anelli termoelettrici che accumulano acqua piovana permettono di illuminare le strade. Un progetto versatile a seconda che ci si trovi in condizioni climatiche differenti, al Nord o al Sud».
Coppola viene contattato da molti Comuni, va a “Striscia la notizia”, viene intervistato da giornali oltre che da una serie di riviste di settore. La curiosità intorno al suo lavoro cresce e il nocerino affida la realizzazione materiale dei pezzi delle sue invenzioni all’officina di Gennaro Milite. Seguono diverse altre progettualità tra cui una stufa ad idrogeno per il concorso internazionale “EuFactor-il genio è dentro di te”.
Qui il sistema si basa sull’idrogeno ricavabile dall’acqua, grazie a piastre di acciaio a cui viene fornita energia elettrica. «La combustione ha come scarto il vapore acqueo, quindi nessun inquinante e consuma molto meno rispetto ad una stufa normale a parità di potere termico». Poi arriva il pad per l’allenamento dei batteristi, che ricava energia dalle bacchettate, con cui alimentare il metronomo. Inizia un nuovo progetto: un motore termodinamico. «La mia ispirazione è stata l’universo che ci circonda. Ho pensato alle forze grandi che ci sono in gioco, come il vento dato da due zone a diversa pressione e temperatura con spostamento di masse d’aria. Ho applicato il concetto al motore».
Un dispositivo che potrebbe risultare rivoluzionario, rispetto al motore a scoppio, e che sfrutta il passaggio di un gas, l’azoto, a zero emissioni: il sistema è più pulito delle macchine elettriche e dei pannelli solari. Il motore deve essere ultimato ma Coppola – già avvicinato da diversi imprenditori – sta pensando di pubblicare le sue invenzioni “open source”, a servizio di tutti. «Non mi piace la burocrazia. Se faccio una cosa per migliorare il mondo, perché dovrei brevettarla? Il futuro dell’evoluzione è questo, mettere a disposizione progetti per la crescita del progresso umano».
E non ha alcuna intenzione di lasciare l’Italia. «La sfida è migliorare e costruire il paese in cui sei nato».
Davide Speranza
©RIPRODUZIONE RISERVATA
«Quello che da sempre mi è piaciuto è creare qualcosa da zero – dice l’inventore – All’inizio ho canalizzato questa passione nell’ambito musicale. Da piccolo ho studiato batteria e poi, da solo, pianoforte. Creavo pezzi originali con programmi muniti di plugin che riproducevano alla perfezione strumenti acustici. Si poteva avere a portata di mano una orchestra. Ho iniziato a produrre musica elettronica per i locali e i dj. Alcuni pezzi hanno trovato un loro circuito e sono riuscito a stringere contatti con etichette discografiche a Milano, in Ungheria e Bulgaria».
Coppola pubblica le sue composizioni su iTunes, Spotify, Beatport fino ad arrivare ad una radio di Berlino. La passione per il mondo dell’elettronica, quasi come un processo osmotico, passa dalla musica alla elaborazione di congegni. Animalista e ambientalista, applica i concetti della fisica e dell’elettronica all’etica ecologica. Dopo il liceo scientifico a Roccapiemonte, si iscrive ad Ingegneria. «Ho sempre letto di personaggi che hanno cambiato la storia, come Michael Faraday che si rese conto di come dai trucioli di ferro prodotti dal fabbro si generava calore per attrito. Oppure Joule, il quale mischiando la birra si rese conto che la temperatura del liquido aumentava. Sono partiti dal basso ma poi hanno costruito leggi che hanno cambiato il nostro modo di vedere la realtà. I geni non nascono così, ma costruiscono un percorso. Leonardo Da Vinci per realizzare il cavallo a Ludovico il Moro impiegò quattordici anni. Andava tra le fattorie a studiare le venature e la muscolatura dei cavalli. Insomma ci vuole la passione dell’osservatore e l’ipercreatività. Queste sono persone che non si sono posti limiti».
Coppola finisce la triennale a La Sapienza di Roma e decide di avviare un percorso autodidatta. «Più schemi avevo in testa più era difficile uscirne. A me interessa creare cose diverse da quelle che già esistono. Ho iniziato a studiare, da solo, nell’ambito elettronico, fisica, antropologia, matematica».
La tesi di laurea si basa sulla elaborazione di una piramide capovolta che sprigiona energia grazie al calore di una fiamma, all’energia solare o a quella eolica tramutate in energia elettrica. Con il progetto partecipa ad un concorso interno all’Università, per vincere una borsa di studio e presentare progetti personali al Maker Faire di Roma 2015. Tornato da Roma, si chiude nel garage di casa, passando mattinate e sere intere a progettare.
Da qui nasce non solo “Rithema” (un incubatore dove si raccolgono idee innovative ecosostenibili e progetti energeticamente autonomi), ma anche nuove invenzioni.
Coppola torna al Maker Faire con “E-Round”, una rotatoria stradale in grado di convertire quattro fonti naturali in energia elettrica: eolica, solare, meccanica e piovana.
Il giovane ingegnere si avvale dell’utilizzo di “SketchUp” – un’applicazione di computer grafica per la modellazione 3D – e anima una struttura con energia non inquinante. Il progetto viene selezionato al prestigioso “James Dyson Award”.
«All’interno ci sono varie conversioni energetiche. Grazie ai dossi stradali e al peso delle auto che vi passano sopra, viene a crearsi energia elettrica capace di illuminare la rotatoria, mentre una pala eolica centrale ed anelli termoelettrici che accumulano acqua piovana permettono di illuminare le strade. Un progetto versatile a seconda che ci si trovi in condizioni climatiche differenti, al Nord o al Sud».
Coppola viene contattato da molti Comuni, va a “Striscia la notizia”, viene intervistato da giornali oltre che da una serie di riviste di settore. La curiosità intorno al suo lavoro cresce e il nocerino affida la realizzazione materiale dei pezzi delle sue invenzioni all’officina di Gennaro Milite. Seguono diverse altre progettualità tra cui una stufa ad idrogeno per il concorso internazionale “EuFactor-il genio è dentro di te”.
Qui il sistema si basa sull’idrogeno ricavabile dall’acqua, grazie a piastre di acciaio a cui viene fornita energia elettrica. «La combustione ha come scarto il vapore acqueo, quindi nessun inquinante e consuma molto meno rispetto ad una stufa normale a parità di potere termico». Poi arriva il pad per l’allenamento dei batteristi, che ricava energia dalle bacchettate, con cui alimentare il metronomo. Inizia un nuovo progetto: un motore termodinamico. «La mia ispirazione è stata l’universo che ci circonda. Ho pensato alle forze grandi che ci sono in gioco, come il vento dato da due zone a diversa pressione e temperatura con spostamento di masse d’aria. Ho applicato il concetto al motore».
Un dispositivo che potrebbe risultare rivoluzionario, rispetto al motore a scoppio, e che sfrutta il passaggio di un gas, l’azoto, a zero emissioni: il sistema è più pulito delle macchine elettriche e dei pannelli solari. Il motore deve essere ultimato ma Coppola – già avvicinato da diversi imprenditori – sta pensando di pubblicare le sue invenzioni “open source”, a servizio di tutti. «Non mi piace la burocrazia. Se faccio una cosa per migliorare il mondo, perché dovrei brevettarla? Il futuro dell’evoluzione è questo, mettere a disposizione progetti per la crescita del progresso umano».
E non ha alcuna intenzione di lasciare l’Italia. «La sfida è migliorare e costruire il paese in cui sei nato».
Davide Speranza
©RIPRODUZIONE RISERVATA