Fotografie, articoli e poesie L’estro furioso di Mimì Rea
Nel volume l’attività poliedrica dello scrittore raccontata da docenti e studiosi Il curatore: «Non c’è solo l’area di Nofi, ma anche il Napoletano e il Salernitano»
Il nome di Vincenzo Salerno è divenuto sinonimo di studio e approfondimento su Domenico Rea. Il docente universitario originario di Sarno sta concentrando tantissime energie per rendere lustro e merito allo scrittore di origini nocerine. La sua ultima fatica è “L’estro furioso – Domenico Rea da Napoli a Nofi”, opera curata insieme a Oriana Bellissimo e Eleonora Rimmolo ed edita da Federico II University Press.
Il volume raccoglie gli atti di tre eventi salernitani su Rea organizzati nel centenario della sua nascita, tra settembre 2021 e settembre 2022. Contributi di docenti universitari, studiosi e ricercatori che hanno concentrato le proprie attività sull’autore di Ninfa Plebea. «Il cuore del volume – spiega Salerno – è legato all’area di Nofi, ma ci sono anche riferimenti al Napoletano e al basso Salernitano».
Domenico Rea è raccontato da diverse angolazioni. Ci sono aspetti meno noti come il rapporto tra lo scrittore e la fotografia, vengono richiamati i ritratti realizzati nel suo studio di Napoli, a Nocera o nei momenti del suo vissuto quotidiano. Immagini che sono state esposte nel corso degli eventi del centenario, tratte dall’archivio personale donato al Mudif. Emerge il profilo di un Rea eclettico: giornalista, impegnato nella prosa lunga, nei racconti, i romanzi e poi la poesia. «Questi ultimi lavori – analizza Salerno – rappresentano la parte meno conosciuta del suo essere scrittore. La poesia è stata sempre considerata minore rispetto alla sua produzione letteraria come narratore eppure riserva grandi capolavori». Tant’è che si sta lavorando alla realizzazione di un nuovo libro monotematico che raccoglie le poesie di Rea. Dovrebbe essere pronto per la fine della prossima estate. «Nel Meridiano curato da Francesco Durante – spiega Salerno – c’è già una bella sezione dedicata alla poesia, ma stiamo lavorando per mettere ancor più in luce questo aspetto della scrittura di Rea».
“L’estro furioso” è un lavoro sinergico che mette insieme diverse istituzioni: nasce per la collana dell’Università Federico II di Napoli, si inserisce tra le iniziative del Comitato nazionale Domenico Rea, si sviluppa sui tre convegni tenuti nel salernitano. «Voglio ringraziare il Comitato nazionale ed in particolare il presidente Pasquale Sabbatino, Lucia Rea, l’Università di Salerno che ospita i documenti di Rea per la loro digitalizzazione, il Comune di Nocera Inferiore che ha mantenuto tutti gli impegni presi per la promozione di Domenico Rea, il Museo diocesano di Salerno e il Museo diocesano San Prisco di Nocera Inferiore per l’ospitalità data alle mostre e agli incontri sul nostro autore», aggiunge il professore Salerno.
Un libro che racconta l’esperienza del centenario e che potrebbe portare con sé una serie di nuovi progetti. All’approfondimento sulla poesia si potrebbe abbinare, nel giro di qualche mese, la costituzione del Parco letterario Domenico Rea. Un progetto articolato promosso dai Comuni di Nocera Inferiore e Corbara che, insieme all’Università di Salerno, si apprestano a coinvolgere dieci comuni i cui territori sono citati nelle opere di Rea. Ogni luogo rivivrà attraverso reading letterari, proiezioni cinematografiche, degustazioni e iniziative culturali ad ampio raggio. Un’esperienza che si ispira ai grandi parchi letterari europei.(s.d’a.)
©RIPRODUZIONE RISERVATA
Il volume raccoglie gli atti di tre eventi salernitani su Rea organizzati nel centenario della sua nascita, tra settembre 2021 e settembre 2022. Contributi di docenti universitari, studiosi e ricercatori che hanno concentrato le proprie attività sull’autore di Ninfa Plebea. «Il cuore del volume – spiega Salerno – è legato all’area di Nofi, ma ci sono anche riferimenti al Napoletano e al basso Salernitano».
Domenico Rea è raccontato da diverse angolazioni. Ci sono aspetti meno noti come il rapporto tra lo scrittore e la fotografia, vengono richiamati i ritratti realizzati nel suo studio di Napoli, a Nocera o nei momenti del suo vissuto quotidiano. Immagini che sono state esposte nel corso degli eventi del centenario, tratte dall’archivio personale donato al Mudif. Emerge il profilo di un Rea eclettico: giornalista, impegnato nella prosa lunga, nei racconti, i romanzi e poi la poesia. «Questi ultimi lavori – analizza Salerno – rappresentano la parte meno conosciuta del suo essere scrittore. La poesia è stata sempre considerata minore rispetto alla sua produzione letteraria come narratore eppure riserva grandi capolavori». Tant’è che si sta lavorando alla realizzazione di un nuovo libro monotematico che raccoglie le poesie di Rea. Dovrebbe essere pronto per la fine della prossima estate. «Nel Meridiano curato da Francesco Durante – spiega Salerno – c’è già una bella sezione dedicata alla poesia, ma stiamo lavorando per mettere ancor più in luce questo aspetto della scrittura di Rea».
“L’estro furioso” è un lavoro sinergico che mette insieme diverse istituzioni: nasce per la collana dell’Università Federico II di Napoli, si inserisce tra le iniziative del Comitato nazionale Domenico Rea, si sviluppa sui tre convegni tenuti nel salernitano. «Voglio ringraziare il Comitato nazionale ed in particolare il presidente Pasquale Sabbatino, Lucia Rea, l’Università di Salerno che ospita i documenti di Rea per la loro digitalizzazione, il Comune di Nocera Inferiore che ha mantenuto tutti gli impegni presi per la promozione di Domenico Rea, il Museo diocesano di Salerno e il Museo diocesano San Prisco di Nocera Inferiore per l’ospitalità data alle mostre e agli incontri sul nostro autore», aggiunge il professore Salerno.
Un libro che racconta l’esperienza del centenario e che potrebbe portare con sé una serie di nuovi progetti. All’approfondimento sulla poesia si potrebbe abbinare, nel giro di qualche mese, la costituzione del Parco letterario Domenico Rea. Un progetto articolato promosso dai Comuni di Nocera Inferiore e Corbara che, insieme all’Università di Salerno, si apprestano a coinvolgere dieci comuni i cui territori sono citati nelle opere di Rea. Ogni luogo rivivrà attraverso reading letterari, proiezioni cinematografiche, degustazioni e iniziative culturali ad ampio raggio. Un’esperienza che si ispira ai grandi parchi letterari europei.(s.d’a.)
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