L'INTERVISTA
Andrea Ricca: «I miei corti sugli alieni conquistano il web»
SALERNO - E' Andrea Ricca, il regista di cortometraggi che racconta storie di fantascienza e horror da 40 milioni di visualizzazioni su YouTube. Salernitano, classe 1974, laureato in Sociologia e specializzato in cinema e grafica tridimensionale, è stato collaboratore del Giffoni Film Festival e si occupa di tutte le fasi di lavorazione dei corti, dalla regia alla grafica alla post-produzione. Le sue storie raccontano di rapimenti alieni, sedute spiritiche e animali mostruosi che attaccano la tranquillità di persone comuni costrette a combattere per la propria vita. Lavora come grafico e ha iniziato la sua attività di regista di cortometraggi nel 1998, ottenendo recensioni da testate italiane e straniere e visualizzazioni da record.
Com’è iniziata la sua vita da regista di cortometraggi?
Nel 2008 ho iniziato a fare dei video con gli effetti in grafica tridimensionale. Il consenso è arrivato subito: sono video molto ironici e sono senza parole, ciò permette che siano vedibili in tutto il mondo.
Qual è il segreto per raggiungere questi incredibili numeri?
Si sono fatti dei grandi numeri dal punto di vista pratico. Credo che sia stato un fatto di montaggio veloce, di divertimento e di ironia. Sono video che si fanno guardare, il pubblico chiude un occhio sull’amatorialità e si diverte.
L’esordio quando è avvenuto?
Ho cominciato con i corti nel 1998 e per una decina d’anni ho fatto quelli a sfondo sociale, sul tema dell’ambiente, sulla violenza sulle donne. Nel 2008 ho imparato in modo amatoriale a realizzare la grafica tridimensionale e quindi ho pensato di fare un film un po’ all’americana. In “The Guardian” c’era un piccolo Indiana Jones che combatteva con uno scheletro che era fatto a computer. Per me era una scommessa ma ha registrato subito un consenso e mi ha incoraggiato a prendere questa strada. Ora sono 20 i corti su genere avventura e fantascienza realizzati finora.
Poi nel 2016 è arrivato anche un libro…
La casa editrice “Dino Audino Editore”, specializzata in cinema, aveva questa mia particolarità degli effetti speciali low budget. Così se qualche giovane autore volesse cimentarsi in questi effetti speciali fatti in casa, questo è il libro giusto. Il libro è del 2016 ed è ancora disponibile in tutte le librerie. Insegna a fare effetti speciali, insegna quali programmi utilizzare.
Dove prende ispirazione per le creature e i personaggi dei suoi corti?
Le creature nascono come omaggio ai film che mi piacciono. Ho cominciato con la versione peluche dei Gremlins, i classici alieni che si vedono in televisione. C’è l’omaggio ai film anni Ottanta, quelli della mia adolescenza, e c’è anche un ragno gigante che fa riferimento ai film degli anni Cinquanta. Prendo spunto dalle storia dei miei film preferiti.
Qual è quello a cui è più legato?
Come cortometraggio quello che è riuscito meglio e piaciuto di più è “Aliens Night”, dura 7 minuti ed è la storia di una invasione aliena. A un certo punto arrivano dei piccoli omini nella casa della protagonista che è una scienziata, parte così l’avventura di fuga e contrattacco con una sorpresa finale. Per quanto brevi hanno una struttura cinematografica tradizionale, come fossero dei piccoli film con inizio, fine, lo svolgimento e un colpo di scena.
Un ambiente come Salerno è stato un limite o un vantaggio nel suo lavoro?
Sono nato a Napoli e all’età di due anni mi sono trasferito con la mia famiglia a Salerno, quindi sono salernitano. Ho avuto delle occasioni ma forse nel mio campo per una carriera più vasta devi spostarti. Non è facile, per fortuna internet ti permette di fare un salto ed essere in America. Ecco, grazie ad internet ho fatto il salto oltre il locale. Internet ha aperto una serie di strade.
Progetti futuri?
Sto lavorando ad un corto di fantascienza, un ritorno al tema dell’invasione aliena. È il mio tema principale, ed è anche quello più gradito dal pubblico. Ma è ancora un lavoro in fase embrionale, molto iniziale. Inoltre un libro che ho scritto probabilmente avrà un aggiornamento.
Marianna Vallone