Ad Ascea il Festival del documentario
Oggi l’inaugurazione con un film omaggio a Paolo Villaggio, domenica i premi
ASCEA . La XXI edizione del Mediterraneo video festival- “Nel segno di Elea”-, concorso internazionale dedicato al cinema documentario, ha inizio oggi e si concluderà domenica. La kermesse si tieneal Palazzo De Dominicis-Ricci di Ascea, nella terra di Parmenide. Negli anni il Festival ha premiato, tra gli altri, autori del calibro di Mario Martone, Matteo Garrone, Bruno Lauzi, Giulio Scarpati e Paolo Benvenuti. Lo scopo è quello di dare ulteriore valore alla bellezza della produzione indipendente, spesso invisibile, e di promuovere il rispetto delle identità locali e il dialogo interculturale. Quest’anno ci sarà il premio speciale MedFest 2018 all’attore Andrea Renzi, ospite della serata conclusiva. In concorso quattordici documentari finalisti, intessuti di storie e linguaggi differenti che pongono al centro i temi globali e le narrazioni del Mediterraneo e non solo. Importante novità è la giuria composta dagli studenti del liceo scientifico “Da Vinci” di Vallo Della Lucania, che decreterà il miglior cortometraggio.
Ad aprire il festival un segno d’arte contemporanea a Velia: inizio alle 17 con Homo Cellularis, installazione di Ferdinando Vassallo per il XXI° Mediterraneo video festival, visitabile nello spazio espositivo di Palazzo De Dominics-Ricci fino al 16 settembre.
Quattordici i documentari finalisti in mostra al Festival, tra lungometraggi e cortomeggi, e due giurie per assegnare il premio al miglior documentario del mediterraneo. Trai film in concorso in proiezione oggi per la sezione cortometraggi, a partire dalle 18, Alla Finfinfirifinfinfine di Francesco D’Ascenzo, Italia, un omaggio alla figura di Paolo Villaggio; a seguire il film Broken halos di Cecilia Fasciani, Italia, una storia intima e emblematica sul terremoto dell’Aquila del 2009; a concludere la sezione cortometraggi, il film Amina di Luciano Toriello, Italia, con proiezione alle ore 21,20, e la storia del musicista senegalese Assane Diop, diviso tra le difficoltà dell’essere straniero in Italia, la voglia di continuare a suonare e la responsabilità dell’imminente paternità. Per la sezione Lungometraggi in proiezione alle 18,20 Alalá (Alegría) di Remedios Malvarez Baez, Spagna. Concluderà la sezione lungometraggi alle 21,50 il film Francese Le temps des forêts di François-Xavier Drouet.
Cljo Proietti
©RIPRODUZIONE RISERVATA.
Ad aprire il festival un segno d’arte contemporanea a Velia: inizio alle 17 con Homo Cellularis, installazione di Ferdinando Vassallo per il XXI° Mediterraneo video festival, visitabile nello spazio espositivo di Palazzo De Dominics-Ricci fino al 16 settembre.
Quattordici i documentari finalisti in mostra al Festival, tra lungometraggi e cortomeggi, e due giurie per assegnare il premio al miglior documentario del mediterraneo. Trai film in concorso in proiezione oggi per la sezione cortometraggi, a partire dalle 18, Alla Finfinfirifinfinfine di Francesco D’Ascenzo, Italia, un omaggio alla figura di Paolo Villaggio; a seguire il film Broken halos di Cecilia Fasciani, Italia, una storia intima e emblematica sul terremoto dell’Aquila del 2009; a concludere la sezione cortometraggi, il film Amina di Luciano Toriello, Italia, con proiezione alle ore 21,20, e la storia del musicista senegalese Assane Diop, diviso tra le difficoltà dell’essere straniero in Italia, la voglia di continuare a suonare e la responsabilità dell’imminente paternità. Per la sezione Lungometraggi in proiezione alle 18,20 Alalá (Alegría) di Remedios Malvarez Baez, Spagna. Concluderà la sezione lungometraggi alle 21,50 il film Francese Le temps des forêts di François-Xavier Drouet.
Cljo Proietti
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