Si è ripetuto anche quest’anno il miracolo della liquefazione del sangue di San Gennaro, uno degli eventi religiosi e civili più sentiti dalla città di Napoli. L’annuncio del prodigio è arrivato nella mattinata odierna ed è stato accolto da un lungo applauso dei fedeli riuniti nella Cappella del Tesoro di San Gennaro, all’interno del Duomo, dove si celebra la tradizionale Festa del Patrocinio.
L’annuncio dell’abate della Cappella del Tesoro
A comunicare l’avvenuta liquefazione è stato l’abate della Cappella del Tesoro di San Gennaro, monsignor Vincenzo De Gregorio. Il momento, come da tradizione, è stato seguito con grande partecipazione emotiva dai presenti, che hanno salutato il segno ritenuto di buon auspicio per la città e per il territorio.
Il terzo miracolo dell’anno
Quello del 16 dicembre rappresenta il terzo miracolo dell’anno, dopo quelli avvenuti a maggio e il 19 settembre, giorno della festa liturgica del Santo patrono di Napoli. Le tre date costituiscono i momenti più attesi del calendario religioso legato a San Gennaro e scandiscono un rito che affonda le radici in secoli di storia e devozione popolare.
Il “miracolo laico” della Festa del Patrocinio
La liquefazione del sangue del 16 dicembre è tradizionalmente definita “miracolo laico”. La cerimonia, infatti, non si svolge sull’altare maggiore del Duomo, ma nella Cappella del Tesoro di San Gennaro. La celebrazione è affidata alla Deputazione di San Gennaro, storico organismo rappresentativo della città, presieduto dal sindaco di Napoli.
Il ruolo della Deputazione di San Gennaro
Alla Deputazione spetta il compito di tutelare le reliquie del Santo e custodire l’immenso patrimonio artistico e storico del Tesoro di San Gennaro, considerato uno dei più importanti al mondo. Il rito del 16 dicembre rafforza il legame tra fede, identità civica e istituzioni, rendendo questo appuntamento unico nel panorama delle tradizioni religiose italiane.
