Incontri tra note e sapori, al via l’autunno cameristico nell’antico Complesso salernitano di San Michele che vede al fianco della Fondazione Carisal, presieduta da Domenico Credendino, il Presidente di Gestione Musica Francesco D’Arcangelo e il direttore artistico Costantino Catena. Incontri tra musica, arte e gusto.
«Investire nella musica significa avvicinare all’arte, alla cultura e migliorare l’inclusione sociale, elementi fondamentali per una crescita armonica e sana della comunità. La Fondazione Carisal ha accolto dunque con grande interesse la proposta di organizzare ed ospitare la seconda edizione della Rassegna San Michele in Musica che si inserisce appieno nell’ambito del progetto promosso da Fondazione “Musica e dintorni” incentrato appunto sulla musica e tutto ciò che le è correlato con lo scopo di diffondere la cultura musicale e non solo. E a tal fine, il Complesso San Michele della Fondazione Carisal si conferma sempre più come punto di riferimento importante per la comunità salernitana e luogo particolarmente adatto per promuovere la cultura e la partecipazione ad eventi culturali attraverso la realizzazione di concerti, rassegne musicali, mostre, eventi enogastronomici ed altre iniziative finalizzate al benessere della collettività» ha dichiarato il Presidente della Fondazione Carisal, Domenico Credendino.
«Con “San Michele in musica” continua la proficua collaborazione con Fondazione Carisal e Complesso di San Michele – ha affermato il Maestro Francesco D’Arcangelo – che oramai ci accompagnano da anni».
«Gli studi sulla sinestesia e sull’integrazione delle informazioni attraverso stimoli di sensi diversi – ha spiegato il direttore artistico Costantino Catena – hanno dimostrato che anche la musica può influenzare il gusto e preparare emotivamente al palato. Dopo aver ascoltato un concerto, i partecipanti possono portare con sé una “disposizione sonora” che arricchisce l’esperienza sensoriale successiva, in questo caso la degustazione di cibo e vino. I neuroscienziati, in particolare lo psicologo Charles Spence, hanno addirittura identificato dei pattern sonori che possono far variare la percezione di dolcezza, acidità, fruttato, amaro e via dicendo. E’ sulla scorta di queste considerazioni che abbiamo pensato a cinque appuntamenti composti da un concerto con successivo wine party, in modo da offrire al pubblico salernitano un’esperienza alla Rossini, compositore geniale e gourmet raffinato in cui arte dei suoni e arte dei sapori non erano mondi separati e di cui ancora oggi alcuni piatti portano il nome».
«Nel titolo della manifestazione, “incontri tra note e sapori” – ha concluso Sabrina Prisco referente delle degustazioni – c’è già il tema di quel che vogliamo realizzare. Unire due piaceri, la musica e i sensi. Non il solito aperitivo, ma un vero e proprio percorso sensoriale. Ogni serata racconterà quindi storie di musica, ma anche di produttori resistenti e di aziende virtuose».
Si inizierà domani 5 settembre, alle ore 20, con il Trio Nardini, composto da Linda Hedlund al violino, Giuliano De Angelis al violoncello e Alessio Falciani al pianoforte. La prima parte della serata, intitolata “Fuoco e Passione”, sarà interamente dedicata all’esecuzione del Klaviertrio op.49 in Re Minore, composto da Felix Mendelssohn Bartholdy nel 1839. Quando il primo Trio in re minore per pianoforte, violino e violoncello, il secondo in do minore apparve nel 1845, venne eseguito per la prima volta a Lipsia il 23 settembre 1839, con lo stesso autore al pianoforte, Schumann.