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Pitti Pizza & Friends firma un capolavoro di gusto, musica e rispetto

Migliaia di presenze in cinque giorni e una piazza che resta intatta
Pitti Pizza & Friends firma un capolavoro di gusto, musica e rispetto

Finale esplosivo, affluenza enorme. Non è stata solo una grande festa, ma una dichiarazione d’intenti. Pitti Pizza & Friends 2025 ha portato a Salerno migliaia di persone in cinque giorni, trasformando Piazza della Libertà nel cuore pulsante della Campania, senza mai dimenticare rispetto, decoro e attenzione per ogni dettaglio. «Solo ora posso tirare un sospiro di sollievo. Non è stato semplice, ma è stato bellissimo. Abbiamo lottato per tenere insieme qualità, sicurezza, rispetto dei luoghi e un’esperienza coinvolgente per il pubblico. E la soddisfazione più grande è vedere le persone andar via con un sorriso, con la voglia di tornare. Un risultato così lo si ottiene solo con una squadra unita, competente e appassionata», sottolinea l’ideatore Maurizio Falcone. L’evento ha raggiunto una copertura di 5 milioni di utenti tra Facebook e Instagram, 7.2 milioni di impression e 400 mila interazioni sui canali social. Un successo misurabile non solo nei numeri, ma nella qualità dell’esperienza vissuta da chi ha partecipato: famiglie, giovani, turisti, appassionati del gusto e amanti della musica. Tutti uniti in una grande “piantina” ideale, quella disegnata dall’organizzazione per guidare passo dopo passo tra tranci di pizza gourmet, spettacoli di altissimo livello e un’accoglienza impeccabile.

Uno degli aspetti più apprezzati, e non scontati, è stato proprio l’impegno costante per mantenere la piazza pulita, vivibile, rispettosa dei residenti e delle attività commerciali. In collaborazione con Salerno Pulita e con il supporto delle forze dell’ordine, ogni sera l’area è stata ripristinata con attenzione millimetrica, salvaguardando la pavimentazione, il decoro urbano e le aree di sosta.

In tanti hanno ringraziato l’organizzazione per l’accoglienza, per la chiarezza del percorso enogastronomico e per la pulizia costante dell’area, storcendo il naso solo di fronte al fatto che le pizzerie, forse, erano un po’ troppo distanti dal palco. Anche i momenti musicali, condotti con ritmo e ironia da Pippo Pelo e Adriana Petro e trasmessi in diretta ogni sera da Radio Kiss Kiss, media partner dell’evento, hanno raccolto consensi trasversali, culminando con il gran finale di ieri che ha visto sul palco Anna Tatangelo, Clementino, Luk3, Cioffi e giovani talenti, emergenti molti dei quali scelti in collaborazione con Florence Academy.

L’edizione 2025 si chiude dunque come un esempio virtuoso di evento pubblico: capace di attrarre senza travolgere, di far festa senza lasciare macerie, e soprattutto di restituire alla città un’immagine bella, accogliente e organizzata. Pitti Pizza & Friends è stato più di una manifestazione: è stato un patto tra sapore e civiltà, tra musica e rispetto, tra entusiasmo e responsabilità. E da oggi si pensa già al 2026.
Eventi come il Pitti Pizza sono fondamentali per celebrare la pizza, riconosciuta nel 2011 come “Patrimonio d’Italia per la tradizione” dal Ministero del Turismo, e per raccontarne la straordinaria varietà. La Campania, terra madre di questo simbolo della gastronomia italiana, è la patria della pizza tradizionale riconosciuta dall’Unione Europea (specialità tradizionale garantita) ma anche di quella a metro, a chilo, e delle varianti che si intrecciano con le specificità territoriali di ogni provincia. Rappresentate, ognuna con le proprie eccellenze e le proprie scuole di pensiero sul “fare pizza”.

Occasioni come questa sottolineano il valore di un settore che continua a innovare senza dimenticare la storia, valorizzando il lavoro dei pizzaioli e la ricchezza di un prodotto che è cultura prima ancora che cibo. «Tutte le occasioni che fanno relazione e che costruiscono legami sono momenti da privilegiare perchè questa è la sfida che ci attende», ha detto l’Arcivescovo Andrea Bellandi, ospite della manifestazione.

Fondamentale la presenza dei ragazzi dell’Istituto Alberghiero Virtuoso, con il professor Roberto Russo coinvolti in un’esperienza di formazione sul campo che intreccia cultura del cibo, futuro e professionalità, grazie alla grande disponibilità della scuola, dei docenti e della dirigente scolastica.

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