Fra’ Giuseppe come sacerdote e missionario dimostra molto buonsenso e fine intelligenza pratica, ma soprattutto un amore particolare per la povera gente. Forse sarebbe vissuto sempre in pace, se ad un certo momento non si fossero verificati in lui fenomeni, a dir poco, fuori del normale. Fra’ Giuseppe cade spesso in estasi e si libra nell’aria. Intervengono i superiori e, naturalmente, il Sant’Ufficio. È sottoposto a continui interrogatori e processato dal tribunale inquisitoriale di Napoli. Ne esce indenne, ma viene spostato da un convento all’altro, fino al 17 settembre 1663, quando col suo consueto umorismo comunica ai frati: ”L’asinello è arrivato alla cima del monte tutto stracco e deve farglisi la pelle”. La notte del giorno seguente muore.
Il Santo del giorno (19 settembre): Giuseppe Da Copertino
Cadeva spesso in estasi e si librava nell'aria
- Pubblicato il 18 Settembre 2024
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