Diciotto tesi di laurea – in cui l’oggetto di studio è la messa in scena di Antonello De Rosa, 26 riconoscimenti nazionali ed internazionali “Jennifer, il sogno” concluderà la sua tournée in Sicilia – la stessa terra che accolse questo spettacolo agli esordi decretandone il battesimo attraverso l’approvazione del maestro Andrea Camilleri i prossimi 28 e 29 Dicembre presso il Teatro “Il Gatto Blu”. Ma prima dell’appuntamento siciliano, con una Produzione Scena Teatro Management con organizzazione di Pasquale Petrosino e l’assistenza alla Regia di Rosanna De Bonis, l’altro interessante riadattamento de “Le 5 Rose di Jennifer”, opera del drammaturgo Annibale Ruccello, “Jennifer il sogno” è andato in scena, con sold out, lo scorso 2 Dicembre presso l’Auditorium del Centro Sociale di Salerno, nel programma delle celebrazioni del ventennale di “Scena Teatro”.
In scena, un sempre straordinario Antonello De Rosa che da un trentennio porta in scena una delle creature più complesse, tragiche ed iconiche della recente drammaturgia napoletana. In scena con Margherita Rago e Simona Avallone (che interpretano due personaggi comprimari, la prima la vicina di casa del travestito Jennifer, forse proprio una voce interiore) e la seconda una bambola che segue i passi della tragedia umana della protagonista, presenza ed assenza insieme, simbolo della caducità dell’inesorabile, del tempo che ormai non lascia scampo. Jennifer, nell’interpretazione autorevole di De Rosa, Jennifer è spettro di se stesso che si muove, come è stato scritto, “sulla linea sottile che divide il femminile dal maschile“, che da sempre è alla ricerca di una sua identità. Una figura sospesa tra il sogno e la realtà, tra una grigia quotidianità trascorsa dall’attesa di una telefonata che non arriverà mai disturbata da “interferenze telefoniche” raffigurazioni delle delusioni della vita, delle attese che diventano vane speranze.
Ella vuole vivere di una passione, vuole essere tra gli altri e le altre ma non riesce e la sua casa, ricca e spoglia allo stesso tempo, diviene lo spettro della sua triste e disperata solitudine e vecchiaia. Quest’ultima non ci sarà, perché la protagonista si decide nel tragico gesto che la accomunerà alla serie di travestiti vittime di un misterioso omicida le cui notizie dei suoi efferati delitti si alternano alla Radio (Radio Cuore Libero) (unica compagna ed amica di Jennifer) tra una canzone di Patty Pravo e di Mina.