Esce in sala domani “Il paese dei jeans in agosto“, opera prima di Simona Bosco Ruggeri, una commedia che racconta il cortocircuito fra i social e la socialità in una piccola provincia meridionale passata dall’isolamento alla connessione spinta dei nostri anni. Il film, in anteprima al Gala del Cinema e della Fiction in corso a Napoli, prodotto da Akita Film, Maremosso e Adler Entertainment (che lo distribuisce) è stato girato, con una troupe tutta al femminile, a sud di Salerno nei paesi di Montesano sulla Marcellana, Atena Lucana, Sapri, Vibonati, Paestum e Trentinara.
Il cast
Nel cast Lina Siciliano (Nastro d’argento premio Biraghi come Giovane promessa e Globo d’oro come miglior attrice per ‘Una femmina‘), Pasquale Risiti, Rosalia Porcaro, Ninni Bruschetta, Ludovica Coscione (‘Mare fuori‘ e ‘Non dirlo al mio capo‘), Mimma Lovoi, Valerio Santoro, Enzo Decaro con la partecipazione straordinaria di Nunzia Schiano. Produttore esecutivo è Luca Lucini.
La storia
Carlo Arato (Pasquale Risiti) 26 anni, ‘ex concorrente ex vip’, ora è un sedicente influencer alla perenne ricerca di danaro e trascorre le sue giornate fra il ricordo di tempi migliori e le lamentele per un paese ‘cafone’ che, come suo padre, non lo apprezza. Luisa (Lina Siciliano), ventottenne, è tornata in paese dopo aver sostenuto solo tre esami in cinque anni all’università di Cosenza. Pur così diversi la loro è una storia d’amore social, come quella di tanti ragazzi della provincia italiana, esibita e invidiata tra gite a Paestum e viaggi a Formentera.
Parla la regista
“Non giudico la realtà odierna, la osservo. Nel mio film – spiega la regista torinese classe 1987 che firma anche soggetto e sceneggiatura – I giovani ma anche gli adulti e persino gli anziani di un piccolo paese di provincia sono chiamati a confrontare il proprio modo di vivere non più solo con quello del vicino di casa, del figlio del panettiere o al massimo del cugino in Svizzera. E questo impatta sulla vita di molti: sulla ragazza che per far tendenza inscena una gravidanza, sui genitori che si indebitano per permettere al figlio di diventare influencer; sul ragazzo che balletto dopo balletto spera di raggiungere il successo, sul Paese stesso, che deve fare i conti con convenzioni nuove”.