Villa Maria, nuovo gestore: operatori salvi
Il Comune aggiudica il servizio alla “Athena” di Monteforte Irpino: garantirà il passaggio di cantiere
La “Athena Consorzio di Cooperative” è il nuovo gestore di Villa Maria. Nelle scorse ore Giuliano Caso, dirigente comunale dell’Ambito territoriale S4-01, ha disposto l’aggiudicazione definitiva della concessione della gestione della casa albergo per anziani alla ditta di Monteforte Irpino. La verifica dei requisiti – all’esito della quale l’affidamento della struttura comunale alla società avellinese avrà efficacia – è ancora in corso ma, nelle more, il funzionario ha firmato l’aggiudica senza esitare oltre.
Il motivo è nell’«urgenza – si legge – di procedere all’affidamento al fine di garantire la continuità assistenziale nei confronti degli utenti attualmente ospitati, tenuto conto che l’attuale gestore (la coop “Don Uva”, presieduta dall’imprenditore potentino Vittorio Basentini, con la quale il Comune ha risolto il contratto per gravi inadempienze e morosità, revocando autorizzazioni ed accreditamenti, ndr) non può proseguire l’esercizio dell’attività di casa albergo».
La commissione – presieduta dall’ingegnere Carmine Salerno, dirigente dell’Ufficio tecnico municipale, e composta dai dipendenti Silvana Califano e Giuseppina Biscotti – proseguirà con le verifiche: nel frattempo, però, ha formulato proposta d’aggiudica – accolta da Caso – all’unica società che aveva presentato l’offerta. Il verbale non è ancora pubblico, ma la società avrebbe offerto un canone di concessione annuo di 2.860 euro (al rialzo rispetto al centesimo di euro a base d’asta) e garantito il passaggio di cantiere per i 16 dipendenti della “Don Uva” inseriti nel capitolato: saranno assunti secondo le condizioni imposte dal contratto collettivo nazionale. La coop di Monteforte Irpino dovrebbe essere operativa da lunedì.
Intanto in materia di servizi sociali si registra il duro attacco – nella mattinata di ieri – del circolo cittadino del Pd “Rosa Barra”, guidato dalla segretaria Anna Raviele: «La morte annunciata di Villa Maria – si legge nella lettera aperta ai battipagliesi – è lo specchio d’una gestione dei servizi sociali da parte dell’amministrazione comunale che lascia molto a desiderare. Le promesse di garantire la continuità del servizio sono rimaste tali, ma l’attenzione verso le fasce più deboli è sempre stata scadente. Inefficienza che si riverbera sul processo di costituzione del nuovo Piano di zona, di cui Battipaglia è capofila: dopo due anni, non è ancora definito quale sia il ruolo della nostra amministrazione nella gestione dei servizi sociali».
©RIPRODUZIONE RISERVATA
Il motivo è nell’«urgenza – si legge – di procedere all’affidamento al fine di garantire la continuità assistenziale nei confronti degli utenti attualmente ospitati, tenuto conto che l’attuale gestore (la coop “Don Uva”, presieduta dall’imprenditore potentino Vittorio Basentini, con la quale il Comune ha risolto il contratto per gravi inadempienze e morosità, revocando autorizzazioni ed accreditamenti, ndr) non può proseguire l’esercizio dell’attività di casa albergo».
La commissione – presieduta dall’ingegnere Carmine Salerno, dirigente dell’Ufficio tecnico municipale, e composta dai dipendenti Silvana Califano e Giuseppina Biscotti – proseguirà con le verifiche: nel frattempo, però, ha formulato proposta d’aggiudica – accolta da Caso – all’unica società che aveva presentato l’offerta. Il verbale non è ancora pubblico, ma la società avrebbe offerto un canone di concessione annuo di 2.860 euro (al rialzo rispetto al centesimo di euro a base d’asta) e garantito il passaggio di cantiere per i 16 dipendenti della “Don Uva” inseriti nel capitolato: saranno assunti secondo le condizioni imposte dal contratto collettivo nazionale. La coop di Monteforte Irpino dovrebbe essere operativa da lunedì.
Intanto in materia di servizi sociali si registra il duro attacco – nella mattinata di ieri – del circolo cittadino del Pd “Rosa Barra”, guidato dalla segretaria Anna Raviele: «La morte annunciata di Villa Maria – si legge nella lettera aperta ai battipagliesi – è lo specchio d’una gestione dei servizi sociali da parte dell’amministrazione comunale che lascia molto a desiderare. Le promesse di garantire la continuità del servizio sono rimaste tali, ma l’attenzione verso le fasce più deboli è sempre stata scadente. Inefficienza che si riverbera sul processo di costituzione del nuovo Piano di zona, di cui Battipaglia è capofila: dopo due anni, non è ancora definito quale sia il ruolo della nostra amministrazione nella gestione dei servizi sociali».
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