SOS SICUREZZA

«Via Torrione, una tragedia annunciata»

Lo schianto mortale di Santucci fa riesplodere l’allarme per spartitraffico e velocità. Il silenzio del Comune agli esposti

SALERNO - Troppi pericoli lungo uno dei principali accessi alla city. È la notte che fa paura in via Torrione, teatro del tragico incidente costato la vita a Domenico Santucci , il 32enne di Nocera Superiore che intorno all’una di giovedì si è schiantato con il suo scooter contro uno degli spartitraffico presenti lungo l’arteria. E sono proprio quei cordoli, adesso, a finire nuovamente nel mirino di un percorso irto di ostacoli. E per cui, da tempo e a gran voce, si chiedono soluzioni diverse.

Gli spartitraffico nel mirino. Sono due i cordoli posizionati lungo via Torrione: il primo si trova all’inizio della strada, subito dopo il Forte la Carnale e proprio nei pressi del vecchio ponte. Lì, però, almeno nelle ore del giorno, la situazione sembra essere non pericolosa: la presenza del semaforo, infatti, consente a motociclisti e automobilisti di poter vedere con chiarezza l’ostacolo. Ma la situazione è ben diversa, invece, nei pressi del cordolo dove è avvenuto l’incidente mortale: soltanto dopo lo schianto, infatti, è ricomparso un segnale stradale che indica la “divisione” dell’arteria con tanto di segnale riflettente che consente così una maggiore illuminazione. Fino a pochi giorni fa, in pratica, chi non conosce bene la zona facilmente poteva essere indotto in errore.

I problemi al calar del sole. Come detto, però, i rischi lungo la strada si moltiplicano dopo il tramonto. Perché quel tratto di via Torrione è poco illuminato anche a causa della presenza di un’impalcatura lungo il muro di contenimento della linea ferroviaria dove sono in corso alcuni lavori. La presenza della struttura metallica, infatti, limita l’illuminazione pubblica. Ma è soprattutto un altro il pericolo che si registra dopo il tramonto: il semaforo nei pressi della Carnale - come gran parte dei segnali luminosi della città - viene di fatto disattivato, restando perennemente con il giallo lampeggiante. «Così la strada si trasforma in una sorta di pista automobilistica », spiegano alcuni commercianti della zona. «Tutti corrono, nessuno si ferma e presta la giusta attenzione ».

Gli esposti al Comune senza esito. Sulla situazione della viabilità nell’intera area, più volte, hanno sollecitato l’amministrazione comunale i rappresentanti del Partito socialista, in particolare il consigliere Rino Avella , che aveva sollecitato il sindaco Vincenzo Napoli e gli assessori competenti a ripensare al piano viabilità per la zona con la riapertura - auspicata da tanti - della svolta a destra del “vecchio ponte” nei pressi del semaforo che consentirebbe di evitare il lungo giro attraverso via Vinciprova prima di raggiungere via Mobilio. Al momento, però, quelle richieste sono rimaste inevase così come i tanti appelli da parte di residenti e commercianti.

Lo choc dei commercianti. E l’incidente mortale del giovane di Nocera Superiore (si attendono ancora sviluppi sul fronte giudiziario per poter liberare la salma e consentire lo svolgimento dei funerali del ragazzo) ha colpito i commercianti della zona che parlano di «tragedia annunciata». Perché se di giorno, visto anche il grosso afflusso di mezzi sulla strada, la situazione è abbastanza tranquilla, i problemi iniziano ad emergere nelle ore serali. «Di sera, al semaforo sembra la partenza di un gran premio di formula 1 o di una gara di motociclismo: tutti corrono quando è il dispositivo attivo, arrivando spesso a fare delle grosse frenate nei pressi dello spartitraffico dove si è verificato l’incidente», evidenzia il titolare di un’attività proprio nei pressi del Grand Hotel Salerno. «In passato già si è registrato qualche incidente: una volta un’auto andò a sbattere contro una vettura parcheggiata ma, in quel caso, si trattò di una distrazione. In seguito, invece, un’auto andò a finire proprio nel bel mezzo dello spartitraffico. Ora hanno installato questo cartello stradale ma fino a qualche giorno fa diventata complicato, senza la giusta attenzione, poter notare quei cordoli per chi non conosce la zona».

(al.mo.)