Umberto I, emergenza personale
Le Asl del Nord non danno i nulla osta per la mobilità e i reparti sono a rischio
Carenza di infermieri. Le aziende ospedaliere del nord Italia non rilasciano i nulla osta per la mobilità degli operatori sanitari. Una nuova tegola sull’emergenza personale si registra nelle aziende sanitarie campane e si ripercuote sugli ospedali, in particolare sull’“Umberto I” di Nocera Inferiore. Le Asl settentrionali guarderebbero con diffidenza ai trasferimenti, temono una emorragia di dipendenti che rischia di lasciarli senza coperture. A peggiorare le cose anche le aspettative per quota 100, che porterebbero centinaia di persone alla pensione. Insomma, al nord temono di trovarsi scoperti, costretti a bandire concorsi d’emergenza. Una gatta da pelare che vorrebbero scongiurare e per questo mal volentieri, quando lo rilasciano, concedono il via libera alla mobilità.
Conseguenza di ciò è che in viale San Francesco, come in tutti gli ospedali dell’Asl Salerno, le unità supplementari arrivano centellinate. Nei giorni scorsi hanno preso servizio due infermieri in nefrologia, dove si è rischiato di bloccare le attività. Ma la situazione è critica in quasi tutte le divisioni specialistiche nocerine. Unità risicate anche al nido, come in pediatria. Pure all’ospedale “Andrea Tortora” di Pagani ci sarebbero grosse difficoltà, in particolare in chirurgia dove alcuni turni si coprono con l’ausilio delle suore in servizio nella struttura e qualche operatore socio-sanitario. In generale si sopperisce con lo straordinario, i cui tetti sono stati ampiamente sforati.
A Nocera Inferiore la nuova medicina è ancora chiusa. Inaugurata in pompa magna dal presidente Vincenzo De Luca, non può essere aperta perché il personale non è sufficiente a garantire la messa a regime dei 28 posti letto previsti. La direzione sanitaria nocerina, spiegano fonti sindacali, ha chiesto 80 unità. Da via Nizza ne hanno garantite 30, ma ad oggi si è molto al di sotto delle promesse. Un vessillo, quello dell’arrivo di infermieri, tecnici e operatori socio-sanitari, spesso sventolato, ma che finora ha dato frutti risibili. Secondo i sindacati sarebbe necessaria un’ondata massiccia di nuovi ingressi tale da consentire di tirare il fiato e riorganizzare la macchina ospedaliera.
Il tema, insieme alle altre «gravissime criticità che attanagliano l’“Umberto I”», sarà al centro del tavolo chiesto da Usb, Nursind, Ugl, Fials, FSI e Snalv al commissario straordinario della Asl. Un vertice monotematico urgente che Mario Iervolino ha accordato per il 13 novembre negli uffici della direzione generale di via Nizza, a Salerno.
Salvatore D’Angelo
©RIPRODUZIONE RISERVATA
Conseguenza di ciò è che in viale San Francesco, come in tutti gli ospedali dell’Asl Salerno, le unità supplementari arrivano centellinate. Nei giorni scorsi hanno preso servizio due infermieri in nefrologia, dove si è rischiato di bloccare le attività. Ma la situazione è critica in quasi tutte le divisioni specialistiche nocerine. Unità risicate anche al nido, come in pediatria. Pure all’ospedale “Andrea Tortora” di Pagani ci sarebbero grosse difficoltà, in particolare in chirurgia dove alcuni turni si coprono con l’ausilio delle suore in servizio nella struttura e qualche operatore socio-sanitario. In generale si sopperisce con lo straordinario, i cui tetti sono stati ampiamente sforati.
A Nocera Inferiore la nuova medicina è ancora chiusa. Inaugurata in pompa magna dal presidente Vincenzo De Luca, non può essere aperta perché il personale non è sufficiente a garantire la messa a regime dei 28 posti letto previsti. La direzione sanitaria nocerina, spiegano fonti sindacali, ha chiesto 80 unità. Da via Nizza ne hanno garantite 30, ma ad oggi si è molto al di sotto delle promesse. Un vessillo, quello dell’arrivo di infermieri, tecnici e operatori socio-sanitari, spesso sventolato, ma che finora ha dato frutti risibili. Secondo i sindacati sarebbe necessaria un’ondata massiccia di nuovi ingressi tale da consentire di tirare il fiato e riorganizzare la macchina ospedaliera.
Il tema, insieme alle altre «gravissime criticità che attanagliano l’“Umberto I”», sarà al centro del tavolo chiesto da Usb, Nursind, Ugl, Fials, FSI e Snalv al commissario straordinario della Asl. Un vertice monotematico urgente che Mario Iervolino ha accordato per il 13 novembre negli uffici della direzione generale di via Nizza, a Salerno.
Salvatore D’Angelo
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