IL CASO
Salerno, impianti sportivi senza Medaglie d’Oro
Sprint per il palasport ma la piscina nel centro città resta chiusa da 10 anni, niente progetti
SALERNO - La settimana scorsa è stata scandita, tra l’altro, da una serie di annunci di prossime opere pubbliche da realizzare in città. Il governatore della Regione Campania, Vincenzo De Luca , ha fissato un obiettivo preciso: concludere una delle grandi opere incompiute della città, il Palazzetto dello sport, struttura attesa da tempo per consentire alle società del territorio di avere a disposizione una struttura accogliente e in grado di poter praticare tante disciplina. Sul tavolo, per concludere il progetto ridimensionato rispetto ai fasti dei primi disegni, la Regione investe quasi 8 milioni e mezzo di euro. Si tratta di un’iniziativa accolta con estremo favore, anche perché è parte di un piano più ampio di riqualificazione complessiva di tutta la litoranea. Tuttavia non sono mancate anche le osservazioni di chi ha fatto notare che mentre si immagina di realizzare quest’opera nel cuore della città ci sono tanti impianti sportivi abbandonati, lasciati al degrado o - anche in casi in cui sono aperti - manutenuti poco e male. Così come gli architetti, ingegneri e urbanisti dell'associazione Arcan Salerno-Cantieri& Architettura che, sulla pagina Facebook hanno rilevato come «la nostra città, già atavicamente povera di impianti sportivi, se non fosse per una miriade di campetti di calcio, ha visto negli ultimi anni privarsi di importanti impianti pubblici e privati nel centro cittadino».
E un esempio emblematico, secondo i professionisti dell’associazione è la piscina Medaglie d’Oro, nel quartiere Carmine, l’unica “vasca” per la balneazione al centro della città che resta sbarrata ormai da diverso tempo, circa 10 anni: «A quanto si sa fu chiusa diversi anni fa per problematiche strutturali ma da allora è stata completamente dimenticata e nessuno ne parla. Possibile - si domandano - che l’amministrazione comunale di Salerno non sia riuscita a mettere a punto un progetto da candidare a qualche canale di finanziamento? ». E, a questo proposito, architetti e urbanisti di Arcan ricordano «che lo scorso luglio è scaduto il bando nazionale Sport e Periferie 2020 e nelle ultime settimane la Regione Campania ha distribuito le risorse residue avanzate dall’organizzazione delle Universiadi». Ed è proprio da queste risorse che si attingerà per completare il Palazzetto dello sport. Ma, allo stesso modo, si domanda dall'associazione «perché non si è presentato nessun progetto a parte quello del palasport».
E non c’è solo la piscina Medaglie d'Oro perché, nonostante sia aperta ai ragazzi, anche la piscina Vitale, a Torrione, avrebbe necessità di un intervento strutturale. La temperatura dell’impianto è ben lontana dal mantenere costanti i 28 gradi che sarebbero ottimali e la ragione sta nel fatto che è rotto il sistema di areazione, quello che in gergo tecnico si chiama “Uta”, acronimo che sta per unità di trattamento dell'aria. Il dispositivo è guasto già da parecchio e per essere sostituito occorrono circa 200mila euro. I problemi della piscina Vitale, però, non finiscono qui. Sono completamente fuori uso anche gran parte delle caldaie. Quelle che perdevano ed erano pericolose sono state sostituite ma il problema rimane.
(e.t.)