L'IDEA

Salerno, concorsi per gli infermieri: nasce un servizio autobus collettivo

Si chiama Bus to Go ed è finalizzato a risparmiare per partecipare ai concorsi

SALERNO. Oltre ad essere infermieri, gli ideatori di Bus to Go hanno dimostrato di essere ottimi imprenditori di sé stessi. Raffaele Di Sieno, 25 anni di Pagani, e Umberto Formisano, 26 anni di Nocera Inferiore, hanno messo in piedi un’associazione che va incontro a tanti loro coetanei, e non solo, laureati in scienze infermieristiche e in cerca di lavoro. Raffaele e Umberto sono amici, prima di essere colleghi. Si sono conosciuti negli anni di università, frequentando i corsi che la Federico II di Napoli aveva distaccato presso l’ex direzione generale dell’Asl Salerno 1, a Nocera Inferiore. Tempo di studio e tirocini che ha portato all’agognata laurea. Raffaele ha raccontato di essere approdato a questo percorso di studio dopo un anno a giurisprudenza: «Mi sono reso conto che cambiando facoltà avrei indirizzato più concretamente il mio futuro lavorativo». Umberto, invece, dopo le scuole superiori ha scelto direttamente il mondo dei paramedici. Ultimata la formazione universitaria, bisognava trovare un lavoro. Comincia il via vai per l’Italia per partecipare ai concorsi. Al nord, al centro e al sud, isole comprese, ci si ritrovava quasi sempre gli stessi. Nasce così l’idea di accordarsi e dividere le spese per raggiungere le sedi di concorso. Troppo onerosi i treni e gli aerei, meglio andare in pullman. Il gruppo man mano è cresciuto, fino a diventare Bus to Go. A giugno 2016 parte da Nocera Inferiore il primo autobus, organizzato con il supporto dell’agenzia Buonocore Group.
La direzione è Livorno, dove si tenevano le selezioni dell’Estar (Ente di supporto tecnico amministrativo regionale della Toscana) per delle assunzioni a Firenze. Il primo viaggio contava cinquanta persone. Grazie a un sito (www.bustogoitalia.com) e a una pagina Facebook, la notizia dei viaggi low cost ha raggiunto migliaia di persone in tutta la Campania. Sono partiti gruppi per Padova, Roma, Piacenza, Pescara, Bari. «In un anno abbiamo girato tutta l’Italia», ha commentato Di Sieno. Il boom c’è stato per il concorso a Genova. Trecento i posti banditi, dodicimila gli aspiranti. Bus to Go ha portato nel capoluogo ligure cinquecento persone per tentare di conquistare un posto fisso. Dieci gli autobus partiti alla volta della Città della Lanterna. I ragazzi di Bus to Go poche settimane fa erano anche a Roma, settanta con un pullman a due piani, quando il concorso per infermieri all’Ergife Palace fu rinviato per la seconda volta e i candidati per protesta bloccarono l’Aurelia. Trasferte che non incidono tanto sulle tasche dei futuri infermieri. I biglietti della speranza costano tra i 50 e i 60 euro e comprendono il costo del viaggio, del terzo autista perché spesso si va e viene in giornata, dei permessi per entrare nelle città. Anche se hanno dimostrato grandi capacità organizzative e imprenditoriali, Raffaele e Umberto assicurano che il loro obiettivo è sempre quello di fare gli infermieri.
Per ora il loro business non sembra conoscere crisi, anche se auspicano che presto i concorsi si tengano in Campania perché «per un lavoro non si deve essere costretti ad andare chissà dove». L’ultimo viaggio c’è stato il 29 e 30 agosto per il Mandela Forum di Firenze dove si sono tenute le selezioni indette dalla Fondazione “Monasterio” di Pisa. E da queste traversate nascono pure delle amicizie. Rientrati dal concorso ci si ritrova per una pizza, una serata in discoteca, un caffè: «Alcuni ragazzi – racconta Raffaele – si sono organizzati per trascorrere le vacanze in Grecia». Ma i due strateghi del viaggio low cost cosa ci guadagnano? «Viaggiamo gratis – precisa Raffaele – e prendiamo una piccola percentuale».

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